Collider ha avuto modo di fare quattro chiacchiere con il direttore della fotografia di Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie, Michael Seresin, che nel suo curriculum vanta film come Fuga di mezzanotte, The life of David Gale, Gravity (a cui ha contribuito assieme a Emmanuel Lubezki) e Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

A seguire, una selezione delle domande più interessanti:

Ho saputo che state girando con la Alexa 3D. Cosa mi puoi dire? L'intero supporto si chiama “Threality TS35,” le lenti sono Leica.

E' stata tua la decisione di usare delle Alexa? Di Matt? Il film a cui ho lavorato poco prima, Gravity, è girato con Alexa, anche se in quel caso si trattava di post-conversione, mentre qui parliamo di 3D nativo. […] Sono le più vicine alla pellicola. Insomma, in un mondo ideale avrei girato su pellicola, ma la Alexa è un'ottima seconda scelta. […] Alcuni preferiscono un look digitale, io preferisco quello della pellicola.

Quante cineprese avete solitamente sul set? Oggi abbiamo quattro supporti modulari, il che vuol dire otto cineprese. Due camere per ogni supporto. 

Senza contare le reference… Oh, sì. Non ho idea di cosa serva per il motion capture. So solo che ce ne sono a dozzine.


Quali discussioni ci sono state per girare in 3D nativo piuttosto che ripiegare sulla riconversione? Non sono decisioni che prendo io…. probabilmente per motivi di tempo. Avremmo girato più velocemente in 2D, ma la conversione avrebbe richiesto comunque il doppio del tempo. Così, invece, abbiamo già il materiale pronto da inviare al team di effetti visivi senza che debbano preoccuparsi della riconversione. […] Abbiamo girato a Vancouver, un luogo freddo e umido, non così ideale per le strumentazioni, ma è andato tutto a gonfie vele. Siamo molto soddisfatti del risultato.

Vi siete preoccupati di risultare coerenti con l'estetica del primo film? E' un po' come quando ho lavorato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Abbiamo fatto tutto a modo nostro. Il regista era diverso, la storia pure, lo script, gli attori…tutto è cambiato. Abbiamo discusso più volte in proposito, ma abbiamo deciso di non badare alla coerenza per rispettare la nostra integrità.

Hai lavorato a tanti film. Ce n'è uno di cui sei particolarmente orgoglioso? Magari un'inquadratura o una carrellata… Cauròn mi ha messo veramente alla prova con Harry Potter. Si trattava di un'inquadratura molto complessa di 180°. La seconda unità si era occupata di tutta la roba tecnica, visto che noi eravamo molto impegnati. Avevano girato dei test che avevano funzionato alla perfezione. Poi, il giorno delle riprese, Cuaròn è venuto da me per dirmi: "Che ne diresti di fare un 360° invece?". Io risposi: "Cosa ti direbbe Chivo?" (il suo solito direttore della fotografia) e lui: "Probabilmente di andare a fan***o". Alla fine decisi di farlo, mi piacevano le sfide. Andò alla grande, ma non solo per merito mio. C'erano anche i ragazzi degli effetti speciali coinvolti. Non so se è orgoglio, ma è stata una sfida e l'abbiamo superata.  

La sinossi:

La crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed entrambe le parti si troveranno sul’orlo di una guerra che deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.

Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie sarà nei cinema statunitensi l'11 luglio 2014, in Italia il giorno prima.