L'apertura della convention Eagle è affidata alle evocative immagini in stereoscopia di African Safari 3D. Ben Stassen, regista di Le Avventure di Sammy e relativo seguito, ci accompagna in un viaggio attraverso l'Africa, dalla Namibia al Kilimangiaro.

Probabilmente la scelta è stata effettuata per una questione di comodità e praticità: è l'unico contributo a necessitare degli occhialini per il digital 3D.

La Eagle, rimasta “orfana” della saga di Twilight e fresca di Academy con Il Lato Positivo, mostra subito i suoi due assi su cui tenterà di fare breccia nei cuori del pubblico e di scalare, di conseguenza, il box office: Shadowhunters – Città di Ossa e Ender's Game.

Per Shadowhunters, tratto dal primo romanzo della saga fantasy “The Mortal Instruments – City of Bones” di Cassandra Clare, la fiducia dell'azienda romana è così forte che sono già stati opzionati i diritti di distribuzione del secondo episodio, Città di Cenere. Anche Ender's Game, come i nostri lettori abituali ben sanno, è ispirato al primo episodio di un franchise letterario, quello del Ciclo di Ender di Orson Scott Card. Di entrambe le pellicole vengono mostrate delle lunghe preview inedite e destinate appositamente ai distributori internazionali.

In quella di Città di Ossa vediamo la protagonista Clary Fray (Lily Collins) recarsi nell'appartamento della cartomante Madame Dorothea insieme ad altri tre Shadowhunter. Questi ultimi sono gli esseri in parte angeli e in parte umani che proteggono il nostro mondo dai pericoli degli aberranti demoni di Downworld. Lei e Jace Wayland (Jamie Campbell Bower) entrano nella stanza di Dorothea dopo che questa ha obbligato il ragazzo a privarsi del suo cospicuo armamentario. Gli altri due cacciatori si recano al piano superiore dove, con l'aiuto di una strana sostanza pulviscolare alquanto “vivace”, indagano all'interno di un appartamento che presenta i segni di una colluttazione o un furto.

Madame Dorothea comincia a fare i tarocchi per Clary, mentre Jace osserva sospettoso. Mentre si aggira intorno al tavolo delle due, si ferma in prossimità del pianoforte e comincia a suonare una melodia che pare infastidire la donna. Contemporaneamente, al piano superiore, la polvere comincia a dare strani segnali.

Dorothea, a un certo punto, estrae una carta su cui è raffigurato un calice. Clary allunga la mano verso il tarocco riuscendo, materialmente, a estrarre la coppa. Il tutto mentre Jace, indifferente alle richieste della padrona di casa di smettere di suonare, continua a picchiettare i tasti del piano. La donna rivela la sua identità: è un demone pronto ad aggredire la giovane e impadronirsi del calice. Dorothea riesce ad avere facilmente la meglio su Clary e gli altri cacciatori – quelli del piano di sopra sono accorsi dopo aver sentito la baraonda che si stava scatenando sotto di loro.

Il demone riacquista le fattezze della cartomante ed esce dallo stabile. Mentre si accinge ad uscire, al cancelletto della palazzina, si palesa Simon (Robert Sheenan) che chiede se Clary sia passata di lì. La signora nega, ma è a questo punto che il ragazzo intravede, a una finestra, la sua amica che gli grida “Non è Madame Dorothea”. Con l'aiuto di un badile, Simon coglie di sorpresa la finta-donna e rispinge il demone nell'ingresso dello stabile; gli Shadowhunter riescono, infine, ad eliminare la creatura e a impossessarsi di nuovo del calice.

Oltre a questa lunga scena, vediamo anche due trailer, tra cui quello diffuso online proprio questa mattina. L'impressione generale è che il film di Harald Zwart abbia effettivamente la possibilità di catturare quella larga fetta di pubblico che ha riempito con milioni di euro sonanti le casse della Eagle decretando anche nello stivale il successo della saga di Twilight. I toni di questo Shadowhunters – Città di Ossa paiono, almeno potenzialmente, più cupi e maturi se paragonati a quelli del mellifluo franchise nato dai libri di Stephenie Meyer.

Staremo a vedere.

Passiamo al lungometraggio sci-fi di Gavin Hood, Ender's Game. Ci viene illustrato, grazie a un corposo estratto, un po' del retroscena che porta il Colonnello Hyrum Graff (Harrison Ford) a voler portare a tutti i costi Ender Wiggin (Asa Butterfield) nel centro addestramento reclute della Flotta Internazionale. Il ragazzo viene descritto come dotato d'incredibili capacità di calcolo strategico, un requisito fondamentale per i futuri leader della FI (non è ancora chiaro se nel film si farà precisa menzione “dell'omicidio calcolato” che Ender commette ai danni di un bulletto che lo tormenta abitualmente a scuola). Si passa poi all'addestramento delle reclute all'interno della sala a gravità zero dove i componenti delle varie Orde – Ender è nella squadra delle Salamandre – devono sfidarsi a una sorta di paintball futuristico. Il ragazzo viene escluso dalla battaglia per ordine del capo del suo team, ma, quando le Salamandre rischiano di perdere, decide di violare il regolamento e di gettarsi nella mischia.

Nel passaggio successivo, Graff promuove Ender a capo di una nuova Squadra, quella dei Draghi, di cui fa parte anche sua sorella Valentine (Abigail Breslin). Il giovane è poi alle prese con gli insegamenti di Mazer Rackham (Ben Kingsley) e la clip si conclude con un rapido montaggio di spettacolari scene di battaglia nello spazio.

Le potenzialità ci sono. Quello che non si capisce ancora è se Ender's Game porterà al cinema il bagaglio di polemiche che ha accompagnato la controparte letteraria proprio a causa delle varie “uccisioni calcolate” portate a termine da Ender.

Lo showreel degli altri film del listino Eagle è pronto a partire. Per i dettagli dei vari film, rimandiamo, come al solito, alle relative schede del nostro data base.

  • The Last Dinosaur (Ex The Dinosaur Project)
  • Tyler Perry's Witness Protection
  • Open Grave
  • You're Next
  • Malavita (Titolo provvisorio) Della pellicola di Luc Besson ci viene mostrato un trailer che fa ben sperare circa l'equilibrio fra humor e azione, soprattutto grazie a una Michelle Pfeiffer che pare davvero in formissima.