A cura di Luca Pinchiroli

 

22 agosto 2013, parte la quattordicesima edizione del Frightfest.

L’Empire Cinema è pronto ad accogliere una massa di horrorfan pronti a passare un lungo fine settimana all’insegna della paura e del divertimento.

Moltissimi film come al solito in programma con tante prime visioni fra le quali spiccano sicuramente la premiere mondiale di Curse of Chucky (qui presentata in versione “uncut”), il capitolo finale della saga di Hatchet e l’atteso (almeno dal sottoscritto) Frankenstein’s Army.

Ore 21 di giovedì. E’ l’ ora di Curse of Chucky.

L’atmosfera in sala è elettrica.

Tanta è l’attesa dopo molti anni per il seguito di una delle saghe horror piu amate degli anni 80.

Dopo qualche minuto sul palco si presente Don Mancini , creatore di Chucky (visibilmente emozionato per la calorosissima accoglienza riservatagli) accompagnato dalla splendida Fiona Dourif (protagonista della pellicola nonché figlia del Brad che da sempre da la voce al bambolotto) che entra tenendo in braccio proprio Chucky, accolto ovviamente da un’ovazione della sala.

Poche parole di Don Mancini prima di cominciare la visione: “Devo ringraziare soprattutto i fans che per tutti questi anni hanno creduto ad un ritorno di Chucky, questo film è stato fatto per voi”.

E si parte.

Il film è una piacevolissima sorpresa vista la paura di incappare in un ennesimo sequel scialbo e banale fatto solo per sfruttare un franchise che tanto successo aveva avuto in passato. La pellicola scorre benissimo fra ironia e autoironia, con il pubblico visibilmente compiaciuto dalle efferatezze che Chucky torna a compiere dopo nove anni dal discutibile penultimo capitolo. Un applauso quindi a Don Mancini che è riuscito a confezionare un film divertente, che riprende un mito ormai sul viale del tramonto riuscendo a dargli nuova linfa vitale.

Chucky è tornato ed è più in forma che mai!

 

 

Venerdi 23: è il turno del terzo capitolo della saga di Hatchet.

Presente in sala ad introdurre l’ultimo capitolo delle efferatezze di Victor Crowley il regista dell’ultimo capitolo BJ McDonnell ma soprattutto Adam Green (sceneggiatore dell’intera saga e regista dei primi due capitoli) che ribadisce come il Frightfest sia un po’ la vera casa di Hatchet, avendo qui presentato ormai sette anni prima il primo capitolo e gli sembrava giusto e doveroso “chiudere il cerchio” proprio all’Empire Cinema.

Si spengono le luci e comincia la mattanza…

Il film ripercorre le linee guida dei primi due capitoli che tanto successo hanno riscosso: improbabili ed eccessivi omicidi con ampio uso e abuso di sangue e viscere fra il tripudio del pubblico anche oggi molto partecipe.

Finita la visione della pellicola però rimane un po’ di amaro in bocca. La sensazione è che quest’ultimo capitolo sia stato confezionato ad hoc per essere il capitolo finale di una saga che forse non prevedeva alcun episodio al di là del primo…

E chiudiamo con Frankenstein’s Army.

 I trailer lasciavano intendere un piccolo gioiellino trash quindi la curiosità di vedere il primo lungometraggio di Richard Raaphorst era notevole.

Purtroppo la prima mezz’ora del film è stata accompagnata dal russare diffuso di molti spettatori (e devo ammettere di aver avuto le palpebre molto pesanti anch’io..) , il tutto di certo non aiutato dalle riprese in found footage che appesantiscono inesorabilmente la pellicola.

Le cose migliorano quando compaiono le improbabili creazioni del dottor Frankenstein (i mostri sono veramente belli, curati e molto bene caratterizzati) anche se la miglior creazione del professore sulla carta purtroppo non viene “finalizzata”. La seconda metà risolleva un film con un budget veramente esiguo ma che avrebbe potuto essere qualcosa di meglio. Peccato, un’occasione persa.

E così finisce la quattordicesima edizione del Frightfest, che si rivela essere ancora una volta un’ottima occasione per i fan dell’horror di gustarsi bei film in una location perfetta e in un’atmosfera unica. Alla prossima edizione!