Nuova vignetta per Il Borg, questa volta dedicata a Paolo Sorrentino e a La Grande Bellezza, uno dei film principali del weekend.

Questo un suo breve commento introduttivo:

L'opera in se' si perde, vedo soltanto un mazzo di buone intuizioni impastate con altisonanza e protervia, che non riescono a reggere un intero film, di durata peraltro generosa. Finisce, fatalmente, che il racconto del protagonista interpretato da Servillo assomigli fin troppo al racconto del cinema di Paolo Sorrentino. E a buon intenditor poche parole.

Sapete qual è stata la parte che ho più gradito? Quella in cui un ritrattista che ha lavorato con la polizia fa un esperimento con alcune donne. Una a una descrivono il proprio volto all'artista, il quale le ritrae singolarmente seguendo le loro parole e senza vederle mai. In seguito fa in modo che la persona della quale ha completato il ritratto si incontri con un'altra che sta aspettando in una stanza attigua. Il ritrattista allora ...