Negli Stati Uniti, i cittadini hanno il diritto costituzionale di poter inoltrare delle petizioni al governo. Lo stato americano è costretto a rispondere in via ufficiale se questa richiesta effettuata dalla popolazione raggiunge almeno le 25.000 adesioni tramite We The People, la sezione del sito della Casa Bianca grazie alla quale gli americani possono far sentire la propria voce.

A fine gennaio, quasi 300 mila americani hanno richiesto la rimozione del permesso di soggiorno e l'espulsione dal suolo americano della pop-star canadese Justin Bieber.

La Casa Bianca ha ora risposto in maniera ufficiale, ma, contrariamente al commento fornito a quanti chiedevano la costruzione di una base orbitante in stile Morte Nera, le parole impiegate sono state decisamente più serie, senza alcuna concessione all'ironia.

Grazie per la vostra petizione e partecipazione a We The People,

ci spiace deludervi, ma non commenteremo questa volta. 

Il regolamento di partecipazione a We The People specifica che "per evitare di dare l'idea di voler influire impropriamente una questione, la Casa Bianca può evitare di commentare fatti collegati al rispetto della legge, arbitrariati e simili che rientrano nella giurisdizione di dipartimenti o agenzie federali, tribunali federali o petizioni proprie di governi e amministrazioni locali".

Dunque lasceremo ad altri il compito di commentare sul caso di Mr. Bieber, ma vi siamo grati per aver portato all'attenzione degli americani la questione dell'immigrazione dato che il nostro sistema dev'essere riveduto e corretto.

Il testo prosegue poi con una dettagliata e puntuale analisi dei cambiamenti che l'amministrazione Obama vuole apportare alle leggi che regolano l'immigrazione negli USA.

Concludendo, Justin Bieber ha ancora piena libertà d'azione e spostamento negli Stati Uniti d'America.