Esce oggi nelle sale italiane La Desolazione di Smaug, secondo episodio della trilogia dello Hobbit, e già il regista Peter Jackson e i membri del cast vengono interrogati da un inviato di TotalFilm sul capitolo conclusivo della saga, There and Back Again (o Racconto di un Ritorno).

Martin Freeman è il primo a parlarlare, indicando nella Battaglia dei Cinque Eserciti il picco del terzo film, in cui ci troveremo a scoprire se alcuni personaggi vivranno o moriranno. Prosegue Richard Armitage, parlando della difficoltà di portare sullo schermo un personaggio ambivalente come Thorin, una sorta di antieroe che rischia di certo di non compiacere del tutto il pubblico, difficoltà che non spaventa l’attore inglese, conscio che la corruzione della mente del nano è una sorta di malattia, qualcosa che non dipende da lui e per cui non lo si può quindi completamente biasimare. Armitage accosta lo squilibrio mentale di Thorin ad alcune forme di Alzheimer, che fanno perdere al malato la propria personalità per farlo diventare qualcun altro.

Luke Evans rivela che il suo personaggio avrà un momento molto, molto importante all’interno del terzo film, “incredibile da girare”, e auspica che questo arrivi al pubblico quando lo vedrà l’anno prossimo. Evangeline Lilly dichiara poi che il terzo film, secondo lei, sarà davvero gratificante per il pubblico, in quanto punto massimo del crescendo iniziato con Un Viaggio Inaspettato; l’attrice spiega come le relazioni tra i protagonisti saranno portate ad un nuovo livello di profondità, basato su ben due film in cui hanno potuto costruire rapporti che verranno messi in discussione nell’ultimo capitolo. “Il tuo cuore si spezza per certi personaggi”, aggiunge Evangeline, che sottolinea come la Battaglia dei Cinque Eserciti sarà eccezionale non tanto per il grado di spettacolarità quanto per il quantitativo di emozioni legate ai protagonisti, e che Peter Jackson non era interessato a competere con la Battaglia del Fosso di Helm (presente in Le Due Torri). L’attrice conclude ricordando il momento della caduta di Smaug, che sarà un altro punto focale del terzo film.

La parola passa poi a Peter Jackson, che chiarisce immediatamente come Racconto di un Ritorno sarà il capitolo più ricco di emozioni della trilogia, perché si tireranno le fila di tutto quello che è stato costruito nei primi due episodi. Ogni conflitto che si è instaurato tra i personaggi verrà a galla, e questo renderà il film pieno di azione “emozionale”. L’ultimo a parlare è Benedict Cumberbatch, che si mantiene diplomaticamente sul vago, asserendo di non avere idea di ciò che il terzo film possa riservare, non avendone visto nemmeno un fotogramma. Suppone comunque che la Battaglia dei Cinque Eserciti sarà davvero emozionante.

Insomma, a sentire le dichiarazioni del cast, sembra proprio che ci si debba aspettare una grande carica emozionale da questo terzo capitolo, in grado forse di metterlo al livello della suggestione provata alla fine della saga del Signore degli Anelli. Non resta che aspettare un anno!

 

 

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Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, è uscito il 12 dicembre 2013 in Italia, e verrà seguito l'anno successivo da Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.

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