Henry Cavill, attore britannico attualmente sugli schermi cinematografici italiani ed americani con Immortals di Tarsem, ha rilasciato una corposa intervista a Geoff Boucher di Hero Complex in cui parla, a tutto tondo, di Man of Steel di Zack Snyder, il cinecomic dove vestirà il mantello dell'uomo di Krypton Kal-El/Superman. Vi proponiamo i passaggi più interessanti:

GB: Superman e Clark Kent sono i due lati della stessa medaglia. Senti di avere una maggiore affinità con uno dei due quando ti trovi sul set?
HC: Devo stare molto attento a quello che dico, più che altro perché potrei emozionarmi e rivelare dei particolari sul processo che ho adottato e svelerei troppa roba. Sono entrambi facili e difficili da interpretare a modo loro. Essenzialmente, uno è sotto mentite spoglie, ma quello che non è camuffato è così irreale di per sé che ha delle difficoltà intrinseche. Voglio dire, una volta calato il sipario c'è questo piccolo particolare….può volare (risate). Complessivamente non è che uno sia più facile o più difficile dell'altro. E' molto divertente dover dar vita a due personaggi così profondamente interconnessi all'interno di un solo ruolo. E' la stessa persona, sicuramente, ma è la presentazione che cambia. Ed è molto divertente.

GB: Quali sono le maggiori differenze del Kal-El di Krypton e il Teseo dell'Antica Grecia?
HC: Se Teseo avesse avuto i superpoteri sarebbe stato come un Superman che non è cresciuto con i Kent. Sarebbe stato un Superman cresciuto in un ambiente di certo non piacevole. Provate ad immaginare quanto potrebbe essere stato arrabbiato e spaventoso Superman se fosse cresciuto nel un contesto di una famiglia disfunzionale in cui suo padre tradisce e ci sono abusi di ogni tipo. Provate ad immaginare come si sarebbe sviluppato il suo carattere, la sua personalità. sarebbe stato un po' come in Red Son dove non è che sia cattivo, ma è differente poiché è cresciuto in un contesto diverso. Teseo in tal senso è il negativo del Superman cresciuto con i Kent. 

GB: Il riferimento a Red Son che hai appena fatto è molto interessante. Colpirà i fan del fumetto quando lo leggeranno…
HC: Eh, si, ho fatto le mie ricerche. Mi sono rifornito di materiale e mi sono immerso nello studio per un po'…Non ho letto molti fumetti da ragazzo. In collegio non c'era molto tempo per le attività che non fossero strettamente collegate alle discipline scolastiche (…) Non potevo leggere i fumetti al tempo, ma da una parte sono piuttosto contento della cosa perché ora che sono adulto posso leggere il meglio, recuperare una serie per intero senza dover aspettare una settimana o un mese per l'uscita del nuovo numero. E' come guardare il cofanetto di una serie tv. Ti puoi immergere dentro finché non hai finito. E anche se sono cresciuto mi diverto molto dato che ho mantenuto l'amore per il fantastico e mi piacciono le storie ambientate in altri mondi o universi. Di Superman ho amato molto "La Morte e il Ritorno di Superman". E' la mia preferita. Ho gradito molto anche The New 52 e Earth One anche se so che un sacco di gente la ritiene un insieme male assortito di un sacco di robe. Red Son l'ho apprezzato per la sua prospettiva differente che mi è servita per la ricerca su Superman. Quando devi approfondire le diverse polarità di un unico personaggio, devi capire quali sono le linee guida fondamentali e costanti per i vari autori. Devi prendere in esame le varie maniere in cui viene sviluppato e questo modus operandi è stato davvero prezioso per me. Specie perché stiamo raccontando nuovamente la sua storia reinventandola e adattandola per il cinema. Ho avuto la possibilità di aggiungere del mio. Per cui è stato forte leggere Red Son e scoprire cosa era e cosa non era cambiato di Superman e constatare quali elementi di base erano stati mantenuti. Puoi scoprire ciò che è essenziale in lui, oltre alla dicotomia rappresentata dalla natura del suo essere contro il contesto ambientale in cui è cresciuto.

GB: Devi avere molta fiducia verso i tuoi registi. In pellicole come Immortals o Superman la maggior parte del prodotto finito non è visibile fino alla fine. Ti stressa questo processo?
HC: Ho la più totale fiducia nei confronti di Zack Snyder e John Des Jardin (il supervisore degli effetti speciali del film, ndr.). Mi fido totalmente di loro. Non c'è un motivo valido per cui non dovrei farlo. Fai il tuo lavoro, apporti il tuo contributo poi ti metti in un angolo lasciando che i professionisti portino a termine il compito.

GB: Christopher Nolan come produttore è una presenza intrigante in questo progetto. Condivide anche i crediti della storia insieme a David Goyer. Ma non è molto chiaro il livello del suo coinvolgimento per chi si trova al di fuori del film. Ovviamente è molto impegnato per Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, ma in ogni caso che tipo d'interazione hai avuto con lui?
HC: Non l'ho mai visto. E' molto impegnato. Non l'ho ancora incontrato e non vedo l'ora di poterlo incontrare.