Anche quest'anno, come due anni fa, non sono stati gli incassi a muovere l'Academy (leggi tutti i vincitori e il nostro live blogging). The Artist, il vincitore dell'84esima edizione degli Oscar, è infatti il secondo peggiore incasso complessivo negli USA tra i vincitori dell'Oscar come miglior film dal 1978 a questa parte. L'unico a fare peggio era stato proprio The Hurt Locker, vincitore dell'edizione del 2010, che in totale aveva incassato 17 milioni di dollari (ed era uscito molti mesi prima). Negli ultimi dieci anni sono stati quattro i film sotto i 100 milioni a vincere l'Oscar, tre negli anni novanta.

Quest'anno già dalle nomination si era intuito che l'Academy non stava guardando ai film capaci di incassare centinaia di milioni di dollari, ma a quelcosa d'altro. Dei nove titoli nominati come miglior film, solo The Help (uscito in estate) era riuscito a incassare oltre 150 milioni di dollari: gli altri già all'epoca facevano fatica a superare i 50 milioni, figuriamoci raggiungere i 100 entro la cerimonia di premiazione. Sarà interessante vedere un film come The Artist, svantaggiato in partenza perché in bianco e nero e muto (e quindi è già un miracolo che sia arrivato a 31.8 milioni complessivi negli USA), quanto ancora incasserà ora che ha vinto i premi.

Tra i vincitori dell'Oscar, quest'anno, solo Rango, Uomini che Odiano le Donne e The Help hanno superato i 100 milioni (rispettivamente 123, 101 e 169), e chissà che Paradiso Amaro non li raggiunga a fine corsa (è a 78 milioni di dollari). Un film come Hugo Cabret, capace di vincere cinque statuette, ha ottenuto solo 69 milioni di dollari negli USA (ne è costati più del doppio) ed è difficile inquadrarlo come successo commerciale (cosa che invece The Artist, dal budget molto più ridotto – è riuscito a fare). Difficile comunque pensare che i risultati di questa cerimonia possano causre un boost significativo per questi titoli nelle prossime settimane…