Ogni anno Hollywood produce numerosi, costosissimi kolossal che puntano a spartirsi il lungo e ricco periodo estivo americano (proprio mentre in Italia si inizia a disertare le sale per il mare). Il periodo tra maggio e agosto risulta così affollato di uscite di alto profilo, e non sono pochi i film che finiscono per rimetterci (soprattutto tra maggio e giugno). Un classico esempio da "intoppo" si verificò nel 2010, quando Prince of Persia uscì nel weekend sbagliato e rimase incastrato tra altri successi (raggiungendo solo i 90 milioni di dollari negli USA).

Ovviamente l'affollamento non è l'unico motivo per cui un film fallisce al botteghino: ci sono fattori come il marketing, il posizionamento (a prescindere) e – ebbene sì – il film in sé. Inoltre bisogna sempre tenere presente che un flop viene definito tale quando non riesce a ripagare le spese di budget, quindi più elevato sarà il budget, più si alzerà il potenziale da flop.

Detto questo, secondo l'analista Doug Creutz di Cowen and Co. sono parecchi i film che potrebbero dimostrarsi dei flop al botteghino americano nella stagione estiva 2013, da lui definita come una delle più affollate di blockbuster in tempi recenti.

Secondo Creutz sono almeno otto i film candidati a diventare dei fallimenti, tra cui spiccano After Earth, The Lone Ranger, R.I.P.D. e World War Z.

L'analista prevede che in casa Disney Iron Man 3 andrà molto bene (350 milioni negli USA), così come Monsters University (250 milioni), ma The Lone Ranger potrebbe non superare i 120 milioni negli USA e non sfondare all'estero. Ovviamente la major ha diverse settimane per lavorare al marketing del film e aumentare la percezione (perché molto degli incassi, almeno iniziali, viene da quando e come viene promosso un film).

Per quanto riguarda la Paramount, Into Darkness: Star Trek dovrebbe incassare 250 milioni, mentre World War Z potrebbe non arrivare a 100 milioni complessivi, anche a causa dell'uscita in contemporanea con L'Uomo d'Acciaio.

La Sony potrebbe ricevere una delusione con After Earth, per il quale si parla di un'ottantina di milioni incassati negli USA, anche se la presenza di Will Smith (che ha uno star power notevole) dovrebbe aiutare, soprattutto all'estero. Secondo Creutz White House Down incasserà solo 90 milioni di dollari a causa delle somiglianze con altri progetti (in realtà con Channing Tatum e Jamie Foxx nel cast e una campagna marketing molto solida il film non dovrebbe avere problemi). I Puffi 2 potrebbe soffrire della sindrome del già visto, soprattutto alla fine di una estate ricca di film di animazione, e potrebbe chiudere a 80 milioni di dollari.

Per quanto riguarda la Universal, Creutz sostiene che i successi saranno molti (Fast & Furious 6 e Cattivissimo Me 2), ma R.I.P.D. potrebbe incassare solo 50 milioni di dollari. Fox non dovrebbe registrare delusioni particolari (The Internship – Gli Stagisti e The Heat – Corpi da Reato incasseranno intorno ai 70 milioni ma sono costati poco); The Wolverine potrebbe avvicinarsi ai 200 milioni negli USA.

Ma la major meglio posizionata sarebbe la Warner Bros.: L'Uomo d'Acciaio potrebbe incassare fino a 220 milioni di dollari, Una Notte da Leoni 3 addirittura 225 milioni, Pacific Rim oltre 150, e persino Il Grande Gatsby gioverà del rinvio di sei mesi incassando fino a 150 milioni. Il vero problema potrebbe essere rappresentato da 300: L'Alba di un Impero, che però Creutz non cita.

Un errore strategico potrebbe essere far uscire Red 2 alla fine di un periodo ricco di film d'azione: il sequel dovrebbe incassare solo 75 milioni (comunque un buon risultato) nonostante il successo del primo film.

Guardando ai risultati degli anni precedenti, Creutz osserva che statisticamente nei primi 12 incassi della stagione estiva non ci sono mai stati più di sette film d'azione e tre film di animazione. Quest'anno usciranno 12 film d'azione e avventura con un budget sopra i 100 milioni, e cinque film di animazione. Solo nove di loro, conclude l'analista, riusciranno a giustificare la spesa.