2011: nell'anno in cui il cinema italiano arriva al fatidico 50% di quota di mercato, ci sono film che lottano per essere distribuiti e, quando ci riescono, ottengono medie per sala sconfortanti, venendo tolti subito dopo il primo weekend; film ai quali a volte non basta nemmeno una campagna stampa da mezzo milione di euro per sfondare.

In questo contesto, pensare ad altre forme di distribuzione non è peccato: dove il cinema non può arrivare per motivi di sistema, alcuni cineasti possono decidere di entrare direttamente online con i loro film. Youtube intende portare una selezione di filmaker online, distribuendo i loro progetti su vasta scala e proponendo un Partner Program che fornisca gli strumenti adeguati a proporre le proprie opere (e trarne anche profitto). Ne ha parlato Dino Bosco di YouTube in un incontro al teatro 16 di Cinecittà organizzato dalla NUCT e al quale è intervenuto anche, come "case history", la giovane webstar Matteo "Canesecco" Bruno, regista di Freaks!, webserie di successo prodotta a costo zero e in collaborazione proprio con YouTube. Nel pubblico, studenti (YouTube ha iniziato a coinvolgere infatti scuole di cinema e televisione di tutta Europa, tra cui in Italia NUCT e CSC) ma anche professionisti e piccoli produttori indipendenti.

Obiettivo di YouTube, quello di trasformare giovani talenti in produttori di contenuti ad alta qualità, e lo sta facendo rivolgendosi a tutte quelle menti fresche del mondo dell'intrattenimento e del cinema proponendo loro nuove forme di distribuzione – e anche di profitto. Attraverso una partnership che garantisce una buona visibilità e gli strumenti per utilizzare al meglio la piattaforma, YouTube non intende venir meno ai propri principi di democraticità e meritocrazia: chiunque abbia talento può vedere i propri contenuti diffusi, distribuiti, ottenere un profitto e utilizzare strumenti come il content ID (che permette di tracciare sul sito copie non autorizzate dei propri contenuti, anche modificate, e decidere come disporne, abilitando la compartecipazione delle entrate, limitandosi a tracciarle o cancellandole). Inoltre, un partner può proporre video di lunga durata, utilizzare funzioni in betatest, avere accesso al supporto clienti e a risorse formative.

Per trovare nuovi talenti, la divisione europea di YouTube ha lanciato YouTubeNextUp, indirizzato ai partner con meno di 50mila iscritti, che darà accesso a tre partner italiani (tra i 25 europei) a un fondo di 20mila euro di cui disporre per produrre nuovi contenuti o acquistare nuova attrezzatura, e a un seminario formativo di quattro giorni a Londra tenuto da professionisti che si focalizzerà nello sviluppare le competenze creative e professionali necessare a diventare la prossima "stella" di YouTube.

A esporre il punto di vista della produzione "ufficiale" c'era Antonietta de Lillo (Marechiarofilm), che ha parlato di un progetto di film collettivo intitolato Il Pranzo di Natale nato proprio su YouTube: lanciato a dicembre 2010, si concluderà a natale 2011, e si basa sull'ipotesi che ciascuno possa fare cortometraggi/documentari brevi seguendo un unico discorso. "Il cinema non chiama il web: è una contaminazione. La vera rivoluzione è il digitale," ha spiegato la de Lillo, "sono cambiati gli strumenti, e ora è possibile utilizzare gli stessi contenuti trasformandoli e adattandoli per piattaforme diverse."

Vera propria case history, Canesecco ha parlato in un lungo Q&A di come, assieme a Willwoosh e Claudio di Biagio, ha realizzato la webserie Freaks! i cui nuovi episodi attualmente vengono visti da 300.000 persone. Qui sotto trovate un estratto del resoconto disponibile su BadTV.it

Quante volte vai al cinema?
Un paio di volte al mese.

E quanti video ti scarichi?
In realtà ultimamente compro molti Blu-Ray, spesso compro il disco al posto di andare al cinema.

E come ti poni, in progressione, riguardo al tuo futuro? Vuoi arrivare a fare cinema? Ha ancora un senso?
Il concetto di cinema c’è ancora, ma – sembrerà una cosa banale – perché non possiamo provare a rimanere su YouTube? Non so se mi piace l’idea di partire su YouTube, diventare famoso e andarmene su un altro media. Non mi ridurrei solo a quello: perché non facciamo in modo che sia YouTube il posto dove rimanere? Addirittura, portare personaggi famosi su YouTube? Se il cinema mi chiama per un film ci posso pensare, ma se riesco voglio restare sul web il più possibile.

Ma il lavorare low budget non crea delle difficoltà a portarsi, successivamente, su progetti ad alto budget?
Guarda, un ipotetico Freaks! 2 avrà un budget, potremo correggere gli errori che nella prima stagione appiattiscono evidentemente il livello qualitativo: il budget ci permetterà di avere qualità maggiore, e permetterà a YouTube di ospitare un contenuto di altissima qualità. Anche se a volte ho il sospetto che l’utente medio di YouTube, in Italia, abbia gusti un po’ appiattiti. Ma tra un paio d’anni l’utente che solitamente guarda solo tv o va al cinema deciderà anche di andare su youtube e vedersi delle webserie.

Quindi state pensando a una seconda stagione? Pensate anche ad altri tipi di distribuzione? Pensate a modalità di guadagno?
Adesso sì. La prima stagione è stata eccezionale, bellissima ecc, ma ci sta facendo esaurire: quattro persone che gestiscono a zero budget 50 persone, finiremo male. La seconda stagione DEVE avere delle entrate economiche, dev’essere prodotta da qualcuno. Produzione e destinazione saranno ovviamente questioni separate. Per esempio, potremmo essere prodotti da uno sponsor, ma la destinazione sarà scollegata. Chissà, potrebbe esserci anche una destinazione televisiva, come sky: per ora non abbiamo ancora avuto dei contatti concretissimi.

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