Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori (…) Avevo dodici anni – quasi tredici – la prima volta che vidi un essere umano morto. Successe nel 1960, tanto tempo fa…anche se a volte non mi pare così lontano. Soprattutto la notte quando mi sveglio da quei sogni in cui la grandine cade nei suoi occhi aperti.

Il Corpo, Stephen King, 1982 (contenuta in “Stagioni Diverse”)

Spesso si sente dire che i grandi artisti sono soliti dedicare tutta la loro esistenza a rielaborare un unico, fondante tema che viene di volta in volta proposto, o camuffato, all'interno delle loro opere. Per lo scrittore di Bangor citato in apertura, sarebbe scontato dire che &e...