Fonte: L.A. Times Blog

Soltanto ieri è uscito il primo trailer di The Losers e a prima vista è subito sembrato un film d'azione da tenere d'occhio. Tratto da un fumetto DC/Vertigo, il film mostra un'unità delle Forze Speciali USA che viene mandata in una missione suicida e, dopo un letale tradimento, torna per vendicarsi dei propri superiori.
L'unico problema? Il progetto potrebbe sembrare troppo simile a un altro attesissimo military-ops movie, The A-Team, che presenta una trama simile ma dei personaggi ben più noti.

Il regista Sylvain White (Stepping – Dalla strada al palcoscenico) ci tiene a far sapere che The Losers non ha proprio nulla di invidiare al progetto rivale, e guai a chiamarli The B-Team; sicuramente dalla sua parte il film può vantare dei nomi di alto livello: gli sceneggiatori Peter Berg e James Vanderbilt, e i produttori Joel Silver e Akiva Goldsman.

Quando ho letto lo script per la prima volta, ciò che mi ha colpito è stata l'opportunità di mescolare i toni. E' come una commedia mascherata da action movie. Mi sembra che di recente ci siano stati molti film che hanno abbracciato il realismo cadendo però in toni molto dark. Qui invece c'è un equilibro molto interessante fra l'azione dura e i toni leggeri.

Niente a che vedere quindi con i vari James Bond e Jason Bourne.
Dalla parte di The Losers c'è anche la data d'uscita, antecedente rispetto a quella dell'A-Team: il 16 aprile contro l'11 giugno.

Non sapevo nulla dell'altro film quando ho iniziato a creare il mio. Ciò che posso fare è creare il miglior film possibile con tutte le mie forze. Non sono spaventato dall'A-Team, il nostro film esce prima e ha una trama diversa… Per quanto riguarda l'estetica, i film d'azione al momento sono pieni di montaggi frenetici e nonsense. Io ho cercato di dare al film una certa eleganza.

Il cast del film contiene molti nomi celebri che strizzano l'occhio al mondo dei fanboy: Jeffrey Dean Morgan di Watchmen, Chris Evans dei Fantastici quattro e soprattutto Zoe Saldana, che a detta di regista e produttori è davvero bravissima in una parte drammatica, che crea controversie all'interno della trama ma è anche l'ancora di salvezza, e la lottatrice più dura di tutti.

Trovate altre parti dell'intervista al regista Sylvain White sul L.A. Times, e maggiori informazioni sul film nella nostra scheda. 

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