Fonte: Badtaste.it

Abbiamo intervistato Roberto Proia, responsabile marketing della Moviemax.

Prima di iniziare l'intervista, ci è stata mostrata una locandina di Dylan Dog realizzata dalla Moviemax come test, e che non è sicuro che verrà utilizzata. Devo dire che sarebbe un peccato, perché personalmente mi è piaciuta molto nella sua semplicità. Nel poster, infatti, vediamo la caratteristica camicia rossa di Dylan (del quale scorgiamo solo il petto e non il volto) aperta, mentre una mano di donna con un anello e del sangue vi è posta sopra. Nulla di sconvolgente, ma funziona bene, anche grazie al logo DD, molto carino.

Cosa si può dire di questo adattamento di Dylan Dog?
Va precisato subito che si tratta di una storia nuova e che non è l'adattamento di uno dei fumetti della serie. Alcuni personaggi non ci sono, tra cui Groucho per questioni di diritti, e Bloch, perché avendo spostato l'azione in America non avrebbe avuto senso.

L'uscita italiana a Halloween è confermata?
Il nostro desiderio è sicuramente di uscire a Halloween. Non possiamo ancora confermarlo perché dipende dai produttori americani e da quando loro decideranno di presentare il film negli Stati Uniti. E' ovvio che, se optassero per una release nel 2011, sarebbe molto dura per noi sbarcare a ottobre. Se ci riuscissimo, ci piacerebbe presentare il film a un Festival italiano (che non posso ancora rivelare) e che potrebbe rappresentare l'anteprima mondiale della pellicola. In questo caso, non solo ci piacerebbe portare in Italia il protagonista Brandon Routh, come è ovvio, ma affiancarlo anche a Rupert Everett [cui, come noto, si è ispirato Tiziano Sclavi per il personaggio di Dylan Dog nei fumetti, ndr]. Per ora, vi posso dire che stiamo negoziando e spingendo per avere l'uscita a Halloween, ma non la posso confermare al 100%.

E per quanto riguarda un trailer?
Credo che un trailer americano potrebbe uscire entro due-tre settimane, mentre noi presenteremo la versione italiana associata all'uscita nelle sale di Giutizia Privata il 27 agosto.

Che idee avete per il marketing?
La prima cosa che voglio sottolineare è che abbiamo un enorme rispetto per questo prodotto e non vogliamo sparare il marchio ovunque senza discernimento. Per questo, anche se stiamo ricevendo tantissime offerte, saremo molto selettivi e ne rifiuteremo tante. Penso che un elemento su cui lavoreremo sarà la caratteristica camicia rossa di Dylan Dog e per questo siamo in trattative con un'azienda di moda. Inoltre, lavoreremo con la Bonelli per quanto riguarda i fumetti. Di sicuro, vogliamo fare molta attenzione ai fan…

Cosa pensate della scelta del titolo originale, Dead of Night? E che possibilità ci sono per un sequel?
La cosa interessante è che quando a Berlino abbiamo acquistato il film, si chiamava Dead of Night e noi abbiamo preteso di mettere una clausola per intitolarlo in Italia Dylan Dog. Con nostra grande sorpresa, quando siamo arrivati al Festival di Cannes, ci siamo accorti che tutti i manifesti promozionali riportavano il titolo Dylan Dog e abbiamo scoperto che anche i distributori esteri avevano deciso di seguirci. D'altronde, è una scelta più intelligente, anche nel caso il film andasse bene e ci fosse un sequel. In questo caso, da quello che so, nel secondo episodio verrebbero raccontate le origini di Dylan Dog.

Cosa pensa della scelta di Brandon Routh?
Ammetto che all'inizio ero un po' scettico, adesso mi sto ricredendo. Evidentemente, c'era la voglia, prendendo un attore del genere, di allargare il pubblico potenziale interessato al film. Ovviamente i fan lo vedranno fin dai primi giorni, ma magari questo servirà per continuare bene anche nelle settimane successive…

E cosa ci puoi dire di Buried, un altro titolo del vostro listino che interessa molto gli appassionati di genere?
Il teaser di Buried verrà presentato in alcune sale italiane a fine giugno, mentre il film viene proposto sostanzialmente in day and date con gli Stati Uniti, dove arriva un po' prima ma in release limitata.

La cosa interessante è che si dice siano stati girati due finali della pellicola, è vero?
E' un aspetto importante, visto che in un thriller la conclusione è tutto. Non posso confermare la notizia, considerando che ho visto solo quello ufficiale, ma eventualmente sarebbe bello proporli durante un'anteprima test con i fan e vedere loro cosa ne pensano. In effetti, stiamo pensando proprio a una proiezione per gli appassionati a fine giugno…

Avete paura che il pubblico lo scambi per un nuovo Paranormal Activity, un titolo che ha suscitato reazioni molto negative?
No, perché questo è oggettivamente più bello. Paranormal Activity era soltanto un'operazione di marketing, mentre questo titolo è qualcosa di mai fatto prima e soprattutto è un ottimo prodotto. Noi lo spingeremo molto e lo mostreremo in giro, perché confidiamo in un passaparola positivo. Inoltre, porteremo in Italia il protagonista Ryan Reynolds a fine settembre.

Quali sono le difficoltà di una società indipendente per far uscire i loro film?
Ci sono stati diversi casi in cui i nostri prodotti sono stati trascurati dagli esercenti, come magari Gamer e soprattutto Parnassus. Poi capita che certi titoli improbabili di major ricevano un numero di sale assolutamente spropositato e una fiducia negli esercenti inspiegabile. Credo che questo atteggiamento danneggi tutti, non solo noi distributori, ma anche il pubblico e gli stessi esercenti. Non è tanto la difficoltà di sostenere 5-6 uscite a settimana, quanto il fatto che se un paio di esse ricevono 500 copie a testa, per gli altri ci sono grossi problemi. 

Cosa pensa del 3D?
Ovviamente, sta andando molto bene, anche grazie a un lancio forte come quello di Avatar. Credo però che ci sarà uno sgonfiamento rispetto all'inflazione di titoli proposti ultimamente. Come sempre in questi casi, avrà successo chi arriva primo con alcune idee, come per esempio Step Up, un prodotto della Eagle che a mio avviso andrà benissimo. Tuttavia, il 3D non può essere lo standard, ma un'eccezione. 

L'esempio di Alice in Wonderland, che ha ottenuto un miliardo di dollari nei cinema, dimostra che si possono ridurre le window senza creare problemi agli esercenti?
Sicuramente ridurre le window non è un dramma, anche considerando che ormai l'home video ci offre dei profitti ridicoli. C'è un protezionismo eccessivo che penalizza tutti, mentre i veri problemi li crea la pirateria. Quindi penso che gli esercenti possano oggi permettersi una maggiore flessibilità e accontentarsi di una window di 12 settimane invece di 15.

Scritto da Joshua Oppenheimer e Thomas Dean Donnelly, il film differisce dal fumetto di Sclavi per le ambientazioni: nell'adattamento infatti troveremo che la maggior parte delle scene sarà ambientata in Louisiana, a New Orleans. 

Diretto da Kevin Munroe, Dylan Dog: Dead of Night uscirà negli USA probabilmente nell'autunno 2010. Da noi arriverà il 29 ottobre, distribuito da MovieMax.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

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