Fonte: Guardian

E' facile ricordare Tony Curtis, morto a 85 anni, per A qualcuno piace caldo. Facile e giusto, considerando la perfezione di quel classico immortale, la coppia straordinaria che formava con Jack Lemmon, le scene da antologia con Marilyn Monroe e ovviamente la battuta "nessuno è perfetto", che lo stesso Curtis aveva detto di voler far scrivere sulla sua tomba.

Ma visto che la pellicola di Billy Wilder non ha bisogno di presentazioni, proviamo con un altro classico, almeno negli Stati Uniti, molto meno da noi: Piombo rovente o Sweet Smell of Success in originale, uscito nel 1957. E' diventato un film famoso perché racconta bene un sottobosco di giornalismo e di notizie infamanti che non diventerà mai fuori moda (purtroppo), in cui Tony Curtis faceva a gara di bravura con Burt Lancaster, spietato giornalista di New York. 

Ma sono ancora tante le partecipazioni da ricordare per questo attore. Già nel 1950, prendeva parte a un film importante come Winchester '73 di Anthony Mann, per poi in breve tempo diventare protagonista di titoli come La rapina del secolo, Tre americani a Parigi, Trapezio, La parete di fango (per cui riceve l'unica nomination all'Oscar della sua carriera) e I vichinghi. Dopo il successo della collaborazione con Billy Wilder, partecipa a un'altra commedia importante, Operazione sottoveste di Blake Edwards. L'anno dopo, ricopre un ruolo importante in Spartacus di Stanley Kubrick, mentre nel 1965 ritrova Jack Lemmon per La grande corsa.

Nel 1968, la coraggiosa svolta de Lo strangolatore di Boston, in cui interpreta proprio il protagonista, un ritratto difficile e controverso. Nel 1971, prende parte al celebre telefilm Attenti a quei due, in compagnia di Roger Moore, una coppia che conquisterà il pubblico di tutto il mondo. Da lì in poi, una serie di titoli forse non all'altezza del suo talento, tra cui i film più importanti sono Gli orsi vanno in Giappone, La signora in bianco, Ritorno a Berlino e Incontriamoci a Las Vegas. Ma il meglio Curtis lo aveva già dato ed è più che sufficiente per essere ricordato negli annali del cinema…

 

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