Fonte: Varie

Non c'è dubbio che il rapporto di questo governo con la Cultura e lo spettacolo in generale sia quantomeno conflittuale. Continui tagli di spesa, l'idea che questo settore sia inutile e non una potenziale risorsa e magari dominato da 'comunisti'. Verrebbe quindi naturale appoggiare certe manifestazioni di dissenso che sono state annunciate dall'associazione dei 100 autori, tra cui quella (decisamente plateale) di occupare il red carpet del festival di Roma domani, giorno dell'inaugurazione.

Peccato che i problemi e le contraddizioni siano tanti, a cominciare dai motivi della protesta. Alcuni sono indiscutibili. Penso al rinnovo del tax credit e del tax shelter, forme con cui una persona recupera un investimento sulle proprie tasse. E' ovvio che questo sistema favorisce non solo i produttori che mettono i soldi, ma anche lo Stato, che così potrà ricevere dei contributi su investimenti che altrimenti rischiano di non essere...