Fonte: TheWrap

Che Kevin Smith nutrisse una certa insofferenza verso il sistema Hollywoodiano si era capito sin dalle sue origini, ma quello che è accaduto ieri al Sundance Film Festival (il festival del cinema indipendente americano per eccellenza, sebbene ormai molti lo considerino fin troppo commerciale) rappresenta forse lo strappo definitivo.

Alla premiere mondiale di Red State (guarda il trailer), il suo nuovo, controverso film (e probabilmente penultimo: SlashFilm rivela infatti che Smith riunirà praticamente lo stesso cast per girare Hit Somebody e poi si ritirerà alla vita di produttore), in molti si aspettavano la preannunciata asta per i diritti di distribuzione della pellicola. Numerosi i produttori presenti in sala, compreso il mentore di Smith Harvey Weinstein: terminata la proiezione, però, il regista e il suo produttore John Gordon hanno inscenato un'asta rapidissima, e Smith si è aggiudicato la distribuzione del film per soli 20 dollari.

Durante il Q&A che è seguito, il regista ha annunciato che distribuirà la pellicola da solo, tramite la sua SModcast Pictures, senza fare promozione tradizionale (ovvero sui mass media o tramite cartellonistica), perché trova assurdo "spendere 20 milioni di dollari solo in pubblicità per un film che ne è costati 4". Una strategia di marketing costosa la cui efficacia viene generalmente determinata dagli studios in base ai risultati che un film ottiene nei soli tre giorni di esordio: 

Vendere il mio film significherebbe vendere mio figlio a qualcun altro e farglielo crescere.

(…) Quello che vogliamo provare è che chiunque ora può distribuire un film. Il cinema indipendente non è morto: è cresciuto. E' il cinema indipendente 2.0. Nel cinema indipendente 2.0, noi non gli permettiamo di vendere il nostro film: lo vendiamo da soli.

Secondo il regista ci sono voluti 7 anni per ottenere un profitto da Clerks, nonostante sia costato solamente 27.500 dollari. Ecco quindi che per Red State intende affidarsi al passaparola, senza investire nemmeno un centesimo sui media tradizionali, e conta di recuperare buona parte del budget prima ancora di far uscire il film, la cui release è fissata per il 19 ottobre. Prima di allora, il film verrà portato in giro per gli Stati Uniti attraverso il Red State U.S.A. Tour, che inizierà il 5 marzo al Radio City Music Hall di New York City. Attualmente esiste già una lista di città in cui farà tappa il tour, ma sul sito viewaskew.com/redstate/ gli americani possono chiedere una proiezione nella loro città, un po' come accaduto per Paranormal Activity.

Secondo Smith, con questo metodo recupererà almeno 1.5/1.7 milioni di dollari (i biglietti del tour costeranno molto più di un biglietto tradizionale, ma includeranno un Q&A con il regista, merchandise e altro), e riuscirà a ottenere i 2 milioni di dollari necessari per stampare le copie che verranno poi distribuite nei cinema che aderiranno alla distribuzione il 19 ottobre. Una strategia interessante e non troppo rischiosa, che ovviamente avrà infastidito i produttori presenti, ma avrà anche dato speranza e spunti ai giovani filmmaker in visita a Park City. Ora non resta che vedere se funzionerà a livello pratico…

Nel film, un gruppo di giovani disadattati si imbatte nella pericolosa setta fondata da un folle reverendo interpretato da Michael Parks (ispirato a Fred Phelp, fondatore della Chiesa Battista di Westboro nel cuore degli Stati Uniti, nota per affermazioni d'odio contro la comunità omosessuale e non solo), che gli insegnerà un significato completamente nuovo per il termine "estremismo fondamentalista"…

Nel cast anche Kyle Gallner, Melissa Leo, Dermot Mulroney, Kerry Bishe, Michael Angarano, Steven Root e John Goodman.

 

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