Fonte: SuperHeroHype, XMenFilms 

I fan di X-Men devono essere piuttosto contenti che la Fox abbia scelto un regista come Gavin Hood per dirigere Wolverine. L'autore di Tsotsi è infatti una garanzia che il film non sarà una sorta di Daredevil, bensì una pellicola più in sintonia con quelle di Brian Singer in cui l'azione si accompagna a contenuti seri e personaggi dalla psicologia complessa.

L'intervista concessa a Superherohype.com ci dà modo di scoprire un po' meglio che idea si sia fatto Hood del film che fra poco inizierà a girare. Dal momento che la scelta di questo regista per un film simile è tutt'altro che ovvia, gli è stato chiesto semplicemente… "Perchè?"
La sua risposta merita la nostra attenzione:

Quello che mi affascina del personaggio di Wolverine rispetto a tutti gli altri personaggi è la sensazione che lui sia quello che soffre più a fondo un'angoscia esistenziale. Dal momento che io amo la complessità emozionate, quando mi hanno chiesto di fare il film il mio primo pensiero è stato "Cosa? Io? Fare questo? Non so nemmeno cos'è, non conosco abbastanza il personaggio dei fumetti". E ovviamente, da allora ho fatto molte ricerche e ho realizzato che il personaggio di Wolverine ha un grande fascino perchè la sua stessa natura lo ha portato a una sorta di avversione contro sè stesso, è costantemente in guerra con la propria natura. Mi è sembrato che ci sia qualcosa in lui della grande mitologia greca, che io ho sempre amato, quando gli Dèi lanciavano fulmini e Poseidone scatenava tempeste, ma quelle storie mitologiche erano create per esaminare alcune situazioni emozionali. Mi sembra che il personaggio di Wolverine impersoni, in un contesto moderno, la grande tradizione mitologica di utilizzare personaggi fuori dal comune per esaminare e approfondire situazioni umane a un livello molodrammatico.

Quando gli è stato chiesto invece se gireranno o meno in Giappone, questa è stata la sua risposta:

No, purtroppo no. Non andremo in Giappone, penso che quello si vedrà in Wolverine 2 ma non voglio dire nient'altro.

Purtroppo quindi bisogna accantonare l'idea della storia giapponese di Wolverine, ma sembra che il regista sia già determinato a lasciare delle porte aperte per un sequel!
Lasciamo perdere per ora i discorsi sul secondo episodio e concentriamoci sul primo. Il Daily Telegraph ha infatti pubblicato ieri alcuni dettagli riguardanti la produzione: viene confermata la fine di novembre per l'inizio delle riprese e Sidney come location; il budget si aggirerà intorno ai 100 milioni di dollari e sarà una produzione rapida ma enorme!

L'altra importante novità riguarda la sceneggiatura del film. Da tempo era pronto uno script scritto da David Benioff, su cui girano voci contrastanti; da un lato c'è chi sostiene che sia un ottimo sceneggiatore (ha scritto La 25a Ora) e abbia reso giustizia a Wolverine, dall'altro lato in molti ritengono che Benioff sia molto sopravvalutato, se pensiamo che quest'uomo ha scritto i dialoghi di Troy.
Hugh Jackman ha in più occasioni lodato il suo lavoro su Wolverine, ma ora la Fox ha deciso di far revisionare lo script da Skip Woods. Woods ha scritto Codice: Swordfish (argh) e ultimamente ha realizzato l'adattamento cinematografico di Hitman (uno dei film meno attesi dell'anno). Pare che la produzione sia rimasta così colpita dal lavoro svolto per Hitman da volerlo affiancare a Gavin Hood per sistemare la sceneggiatura di Wolverine.
La fonte parla di "qualcosa di più di una semplice revisione", ma tutto sommato la notizia dovrebbe essere positiva nonostante il curriculum non proprio lodevole di Woods: permetterà infatti al regista di adattare la storia alle proprie necessità prima di iniziare a girare.
Speriamo che tutto ciò porti a un effettivo miglioramento.

Prima che inizino le riprese di Wolverine, uscirà nei cinema americani il nuovo film di Gavin Hood, Rendition, con Jake Gyllenhal, Reese Whiterspoon e Meryl Streep. Per ora i pareri sono contrastanti, vedremo come verrà accolto dal pubblico…

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