Fonte: TwilightBlog, MTV

 

Tantissime novità oggi, sul fronte Twilight. Anzitutto, il blog ufficiale ha iniziato a pubblicare i poster italiani dedicati ai singoli personaggi: Edward e Bella. Potete vederli su BadPoster cliccando qui sotto:

 
Sempre dal blog arriva la conferma dell'uscita italiana in contemporanea con gli USA, il 21 novembre, e la conferma che il film avrà rating PG-13 in America (ovvero: i minori di tredici anni devono essere accompagnati da un adulto).

Inoltre, si profila già una data per l'uscita del full trailer, che dovremmo poter vedere sia in inglese sia in italiano a partire dalla metà di ottobre.

Il Twilight Tuesday di MTV questa settimana ci propone ben tre interviste interessanti. Trovate sul blog ufficiale le dichiarazioni di Kellan Lutz (Emmett) e Rob Pattinson (Edward):

"Noi attori" dice Kellan "abbiamo qualche informazione in più su cose che Stephenie Meyer non ha inserito nei libri usciti finora. E' bellissimo poter vedere la situazione da un'altra prospettiva. Per esempio, Bella non comprende il punto di vista di un vampiro. Se non puoi morire, hai la consapevolezza che la tua esistenza non avrà uno scopo: non hai bisogno di ottenere risultati. Siccome vivrai per sempre, puoi fare qualsiasi cosa. Non ci sono rischi, e questo non è vivere davvero.
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Ma le novità più interessanti di questo Twilight Tuesday sono emerse nella lunga e dettagliatissima intervista a Melissa Rosenberg, la sceneggiatrice. Eccone la traduzione integrale.

I fan di Twilight sono celebri per l'entusiasmo. Che genere di follie hai sperimentato da quando hai iniziato a lavorare su questo film?
Di recente sono stata al bar mitzvah di mia nipote in Arizona. Era una cerimonia molto raccolta, con pochi invitati. Mia nipote ha tredici anni, e c'erano un paio di sue amiche…  lei mi ha presentata: "Questa è mia zia Melissa, ha scritto Twilight". All'improvviso quelle ragazzine fantastiche mi hanno assalita con i loro "Oh mio dio!" Erano emozionatissime e mi hanno chiesto un autografo su un tovagliolino!

Che genere di domande ti hanno fatto?
Non credo che comprendessero bene in cosa consiste il lavoro di uno sceneggiatore, quindi ho cercato di spiegarlo. E loro: "Ma tu filmi il libro e basta, no?". Ho risposto: "No, beh, devo inventarmi alcune scene", ma a loro questo non importava. Il mio nome e "Twilight" erano nella stessa frase, quindi loro volevano un autografo.

Nella tua filmografia risaltano in particolare Step Up e Dexter. Come si inserisce Twilight fra questi universi così distanti?
Twilight è precisamente a metà fra Step Up e Dexter. Ha una storia d'amore romantica come Step Up, e lo stesso tema del desiderio, ma è anche cupo e inquietante come Dexter… In realtà Dexter mi ha facilitato le cose, perché avendolo scritto ho già lavorato con atmosfere cupe. Ma l'amore in Twilight è più puro.

Quindi Edward non fa a pezzi i cadaveri per conservarli in frigo?
[Ride.] No, no, Edward non è un serial killer.

Ma anche Dexter deve affrontare il problema della fame: tenere a bada la fame ma arrendersi a essa quando ha bisogno di quella forza.
Assolutamente sì. Dexter ha ciò che lui chiama "il passeggero oscuro". E' questa tensione, questo bisogno, questa fame di sangue: anche Edward. Solo che Edward sa gestirla meglio. [Ride.] E' anche vero che sia Edward sia Dexter analizzano in continuazione il problema di cosa significa essere umani, invidiare gli umani. Dexter somiglia molto a un alieno che arriva sulla Terra per studiare gli umani, perché è disconnesso dalle normali esperienze umane. Per tutta la vita ha studiato le altre persone per riuscire a fingersi umano; e così Edward. Cerca di spacciarsi per un umano, e non lo è più da tanto di quel tempo che non smette di meravigliarsi.

Immagino che per te la sfida più grande sia stata ritrarre una storia d'amore che i fan considerano così intensa ed epica. Dove hai cercato ispirazione?
Romeo e Giulietta, naturalmente. Dopo aver letto Twilight ho scoperto che la Meyer si riferisce spesso a Romeo e Giulietta in New Moon. E – forse suonerà strano – ma Brokeback Mountain è un grande modello di amore proibito.

Quindi per raccontare la storia d'amore tra Edward e Bella hai pensato a Heath e Jake?
Brokeback Mountain per due motivi: uno, il racconto da cui è tratto il film è bellissimo, puro, molto breve – 20 o 40 pagine – e gli sceneggiatori prendevano una frase di quattro parole e la trasformavano in una storyline, in un personaggio. Un bellissimo adattamento. Ho imparato molto dalla lettura di quel libro e dalla visione di quel film. Ma con Twilight ho dovuto affrontare una sfida opposta: condensare invece di espandere. Per esempio, il personaggio di James e i vampiri cattivi: portare in primo piano una storia che rappresenta non più del 25 per cento del libro. In un paio di occasioni ho pensato: "D'accordo, qui la Meyer suggerisce questa cosa, io voglio approfondirla".

Ma ci sono punti di contatto fra la storia d'amore in Brokeback e quella in Twilight?
Sì, è così intensa, e l'elemento dell'amore proibito, questo desiderio, questa passione profonda che però devi mantenere segreta: voler stare insieme ma dover restare lontani. E' stato un ottimo modello per me, quando si è trattato di strutturare la storia d'amore.

Puoi farci un esempio di qualcosa che non era nel libro ma che tu volevi inserire nella sceneggiatura?
All'inizio pensavo che il libro si svolgesse perlopiù sulla costa settentrionale del Pacifico. Una zona molto umida e nebbiosa, molto inquietante, che evoca uno stato d'animo. Quindi ho pensato: facciamo iniziare il film da qui, da questo mondo. Ma poi ho conosciuto Stephenie, che mi ha parlato del posto in cui vive, Scottsdale in Arizona. Se sei una ragazza normale, circondata da queste persone perfette, bellissime e ricche, ti senti inadeguata. E' un lato fondamentale del suo carattere. Stephanie mi raccontava di essere cresciuta a Scottsdale, e che si sentiva sempre inferiore a quelle persone bellissime, bionde, rifatte: e così per me ha descritto perfettamente l'essenza di Bella. Quindi abbiamo deciso che era necessario iniziare il film con Bella a Scottsdale. La vediamo a fianco della sua bellissima vicina di casa, e la vediamo subito inciampare sulle scale: così gli spettatori capiranno subito che Bella è una teenager normale e un po' impacciata, e si innamoreranno di lei.

Wow, molto diverso dal libro. Bella interviene anche come voce fuori campo nelle narrazioni?
In realtà non c'è molta narrazione fuori campo… Andando avanti abbiamo capito che non ci serviva, e ne abbiamo tolto un po'. La sfida di adattare questo libro è il fatto che il punto di vista è interno; bisognava riprodurre quelle conversazioni che si svolgono nella testa di Bella. Per esempio il suo imbarazzo all'idea di ballare: ne parla spesso. Ma per mostrarlo in una scena in cui Edward le chiede di ballare e lei rifiuta, dovevo farglielo dire esplicitamente.

I Cullen sono definiti "simili a dèi" nel libro. E' stato difficile da rappresentare?
Be', volevo mostrare l'agilità e la forza di Edward, quindi abbiamo creato scene in cui afferra Bella e salta da una finestra, oppure afferra una mela che rotola giù dal tavolo e la porge a Bella. Cercavo di trovare modi per mostrare le diverse abilità e poteri dei Cullen.

Nel film scopriamo qualcosa di nuovo sui vampiri cattivi?
James, Victoria e Laurent appaiono nell'ultimo quarto del libro, ma dove sono stati prima? Stephenie mi ha offerto questi straordinari villain, e io li ho presi e li ho messi un po' ovunque. Scopriamo qualcosa sulla relazione tra James e Victoria, perché sono anime gemelle, cosa che diventa importante in seguito. L'obiettivo era arricchire questi personaggi. Hanno fame: il loro movente è che hanno fame e amano il sangue, e soprattutto il sangue di Bella, perché ha un buon odore. Il movente di James è che si trova di fronte la sfida perfetta. Stephenie ha creato tutto questo e io mi sono basata sulla sua creazione.

Come hai fatto a entrare nella testa dei vari personaggi?
La cosa divertente quando si scrive è che ho la possibilità di interpretare Charlie, Renée, Bella, Eric, tutti quanti. Eric è una compilation di un paio di personaggi umani. Dovevamo tagliare alcuni personaggi, e non volevamo tagliare nessuno dei Cullen, così abbiamo combinato insieme alcuni umani. Eric è un personaggio spiritoso, divertente, cerca di imporsi come leader del gruppo.

Quali personaggi riunisce in sé?
Non so dirlo esattamente. La sceneggiatura e il libro ormai sono una cosa sola per me. Non ricordo dove finisce uno e inizia l'altro.

Ma Eric è un compagno di scuola di Bella?
Sì, c'è un personaggio di nome Eric nel libro. Jessica è una combinazione di Jessica e Lauren. Angela rimane Angela, e Mike Newton è ancora Mike Newton, ed Eric combina un paio di ragazzi umani… L'abbiamo reso direttore del giornalino della scuola, e Angela è la fotografa. Questo permette di mostrare molte conversazioni, di far capire quanto è timida e impacciata Bella e come si sente a disagio quando Eric e Angela vogliono intervistarla per il giornale.

Ci sono dialoghi di cui sei particolarmente orgogliosa?
Posso dirti questo: la battuta di Rob sulla "spider monkey" [una scena in cui Edward dice a Bella: "aggrappati forte a me, scimmietta", ndr.] l'ha inventata lui. Io non l'ho mai scritta.

Davvero? Perché i fan già adorano quella frase che abbiamo visto nelle clip.
E' stata un'improvvisazione.

E lo sceneggiatore come reagisce? Apprezza l'improvvisazione o si lamenta perché gli hanno rovinato lo script?
[Ride.] Be', dovrei dire che l'ho inventato io "spider monkey".

Potrebbe diventare famoso come la celebre battuta di Casablanca, "Questo è l'inizio di una bella amicizia".
Esatto.

Il film ha un finale netto, oppure lascia immaginare un sequel?
Verso la fine c'è un momento che proietta la storia in avanti. Non posso dirti di cosa si tratta.

Non vogliamo rovinarci il finale, vogliamo solo sapere se c'è qualcosa di succoso.
C'è una situazione che suggerisce un possibile seguito.

 
Scritto da Melissa Rosenberg e diretto da Catherine Hardwicke, Twilight esce il 21 novembre 2008 in USA. Trovate foto, video, poster e tutte le informazioni sul cast nella nostra scheda del film.

 

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