Fonte: Empire Movies

Qualche giorno fa vi abbiamo mostrato la prima copertina ufficiale dedicata da un magazine importante allo Hobbit: si tratta di Empire Movies, che ha deciso di dedicare la sua cover di marzo al kolossal di Guillermo del Toro.

Nell'articolo all'interno, ovviamente, non vengono rivelate molte informazioni. Si tratta più che altro di un ottimo riassunto delle vicende legate al film, a partire da quando Tolkien vendette i diritti alla United Artists, passando dalle beghe legali tra Jackson e la New Line conclusesi un anno fa. Ma nella seconda parte dell'articolo Guillermo del Toro parla dei film e del sequel, ed entra nel dettaglio del processo che lo avvicina alle riprese, la cui data di inizio è fissata per le prime settimane del 2010. Ecco gli estratti più interessanti:

 

"Non amo il fantasy – amo l'horror," ammette del Toro a Empire. "All'età di undici anni non riuscivo a leggere tutto il Signore degli Anelli, ma stranamente trovai Lo Hobbit molto vitale e luminoso. Lo trovai davvero magico e coinvolgente, e la sua portata mi attirava moltissimo. Era davvero un viaggio personale. Ma non c'è nulla che abbia fatto finora che indichi a pieno cosa voglio provare a fare con questo film. Questa è la vera avventura per me."

guillermo del toro(…) Forse pensate che adattare un volume piccolo come Lo Hobbit – circa 300 pagine – sia relativamente semplice. Comunque, Tolkien si sposta nell'azione comprimendo gli spazi temporali come se non ci fosse un domani, e a volte concentrando in due pagine eventi che nel Signore degli Anelli avrebbero occupato un intero capitolo. Arrivare a circa tre ore di film, se necessario, non dovrebbe essere difficile.

Ma molto prima che la durata del film diventi un problema a cui pensare, del Toro deve risolverne altri. Una delle cose più interessanti del nuovo film è, ovviamente, l'opportunità di veder tornare alcuni personaggi amati della Trilogia. Nessun contratto è stato ancora firmato, ma Ian McKellen ha già incontrato del Toro ed è stato confermato nel ruolo di Gandalf il Grigio – per la gioia di Jackson ("Ian ed io adoriamo Gandalf il Grigio," spiega. "Eravamo un po' tristi quando arrivò Gandalf il Bianco."), mentre anche Andy Serkis tornerà nella parte della star in copertina di Empire, Gollum, l'hobbit corrotto che perde l'Unico Anello a favore di Bilbo durante gli Indovinelli nell'Oscurità, un capitolo così importante che Tolkien lo rifece totalmente quando scrisse Il Signore degli Anelli (casualmente, è uno dai capitoli preferiti di del Toro).

Tuttavia Lo Hobbit è anche pieno di nuovi personaggi, inclusi i nani e il loro valoroso e arrogante leader, Thorin Scudodiquercia; il nobile, anche se presentato in maniera sommaria Bard l'Arcere; il mutaforma uomo-orso Beorn; i terribili ragni del Bosco Atro (altra parte preferita da del Toro); e, forse il personaggio più importante, il calcolatore e avido drago Smog.

"Creare Smog è qualcosa che resta a sè, di indipendente dalla trilogia," dice del Toro del drago parlante. "Non mi sto ponendo su questo come fosse una sfida tecnica – ma come fosse una fantastica sfida artistica e tematica che va mano nella mano con alcune reinvenzioni tecniche. La cosa più bella del personaggio di Smog è il personaggio stesso."

Del Toro ha rifiutato film del calibro dello Hobbit in passato, inclusi i Fantastici Quattro e il Leone, la Strega e l'Armadio – "Il mio agente me lo ricorda tutte le volte," ride. Tutto con l'obiettivo di crearsi una identità propria e, possibilmente, mantenere una libertà artistica. Quindi sembrerebbe sorprendente vederlo accettare di fare Lo Hobbit e lavorare nell'ombra pesantissima di Jackson.

"Non è come altri progetti che mi sono stati offerti e con i quali non ho alcuna affinità", spiega del Toro. "Quando vidi i film di Jackson, rimasi a bocca aperta. Ho sempre pensato che la metà della storia, nei film, viene raccontata da pure immagini e da suoni, e il modo in cui lui si addentrò nella storia in maniera sempre più oscura, antica e vera di qualsiasi altro film fantasy avessi mai visto… era qualcosa che poteva corrispondermi e che potevo amare."

Infatti, del Toro è sicuro che riuscirà a dare la sua impronta e, come dice lui, "atteggiamento" allo Hobbit. Ha deciso di portare con sè il suo storico direttore della fotografia, il vincitore del premio Oscar Guillermo Navarro, che rimpiazzerà Andrew Lesnie, mentre la sua fissazione per gli effetti speciali fisici dovrebbe portarlo a chiamare il collaboratore in Hellboy Mike Elizalde e la Spectral Motion per unirsi alle truppe di Richard Taylor della Weta. Inoltre, anche se ci sono pochi dettagli finora, sembra che troverà dei ruoli per le sue muse, Doug Jones e Ron Perlman – quest'ultimo sembra nato per interpretare Beorn. E, nonostante Jackson rimanga come produttore, del Toro crede che il loro sia un matrimonio da Terra di Mezzo. "Penso che, all'interno di questo universo, io sia libero. Ed è un universo decisamente grande," spiega del Toro. "Peter ed io siamo registi stranamente simili in molti modi. Non solo anche lui una volta è stato un uomo grasso, barbuto e dallo strano accento come me, ma se guardate i suoi lavori, vanno da splatter selvaggi e brillanti come Braindead a delicati film come Creature del Cielo. Quando ci si trasferisce in una casa che ci piace, la si decora e la si risistema, le si dà il proprio tocco. Ma la realtà è che Peter ha costruito una casa, e noi aggiungeremo degli edifici accanto. Non è un restauro: stiamo componendo un monumento!"

Tuttavia, la casa di Guillermo sarà molto simile a quella che costruì Peter, quando sarà finita nel 2012. "L'idea è che ci saranno variazioni – abbiamo l'opportunità di riprogettare alcune creature," ammette del Toro, che ha già deciso che i warg e i ragni del Bosco Atro saranno creature diverse rispetto alle loro controparti nella Trilogia. "Ma dobbiamo rispettare la cosmologia e i canoni stabiliti nella trilogia, e seguirli. L'idea è che qualsiasi cosa verrà fuori, dovrà fondersi senza soluzione di continuità con il primo film della trilogia."

Questo sembra indicare che il secondo film non conterrà solo la parte conclusiva dello Hobbit. All'epoca dell'annuncio, alcuni fan temevano che il secondo film sarebbe stato un cinico raccogli-soldi, un punto di vista che ha assunto un certo peso visto che nessuno precisò niente a riguardo. Ora, tuttavia, le cose sono più chiare. Il secondo film, ancora senza titolo, non potrà contenere materiale nuovo, ma del Toro e Jackson prenderanno il materiale delle appendici per riempire lo spazio dei sessant'anni tra la fine dello Hobbit e l'inizio della Compagnia dell'Anello. C'è poi molto materiale, nello Hobbit, che potrà essere tenuto per il secondo film – ad esempio, episodi in cui Gandalf sparisce, lasciando da soli Bilbo e i Nani. "Sarebbe grandioso se il secondo film ci mostrasse la vita di Bilbo dopo la sua prima avventura, e prima che Gandalf arrivi a Hobbiville nella Compagnia dell'Anello," sogna Michael Regina. "C'è molto da raccontare su come Gandalf riuscì a confermare i suoi sospetti sulla natura dell'Anello, e c'è una vastissima storia riguardante la caccia a Gollum e il viaggio di Gandalf verso la Città Bianca di Minas Tirith. C'è molto materiale esplorabile."

Il resto dell'articolo è disponibile sul nuovo numero di Empire Movies.

Lo Hobbit uscirà nel dicembre 2011, il sequel (ancora senza titolo) nel dicembre 2012.

Prodotti da Peter Jackson, entrambi sono diretti da Guillermo del Toro. Maggiori informazioni sul primo film le trovate nella nostra scheda.

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