Fonte: screenrant

La scorsa estate abbiamo avuto notizia di un nuovo adattamento del Meraviglioso mago di Oz ad opera della Warner Bros e del creatore di Spawn, Todd McFarlane. Il film sembrava prendere però ispirazione dalla serie di action figure chiamate Twisted Land of Oz, che reinterpretavano i personaggi in chiave grottesca.

Ora, nonostante i propositi del regista di portare la trama su un livello più "perverso", la realtà dei fatti appare più semplice di così: il film che la Warner ha sviluppato in questi mesi si intitola Oz: Return to the Emerald City, ed è un sequel del classico film del 1939 che prende alcuni spunti anche dai libri di L. Frank Baum. Esiste già una sceneggiatura ad opera di Josh Olson (A History of Violence), il quale restando fedele a questi elementi ha inventato una storia originale:

La storia è incentrata su Dorothy Neil, una brillante e ambiziosa giovane avvocatessa di Chicago. Neil è la nipote i Dorothy Gale, che ora è una vecchia donna e vive in Kansas, dove racconta le sue storie sul mondo di Oz a una nuova generazione di bambini. Il pericolo però incombe su Oz, quando una nuova strega comincia a distruggere la magia che mantiene in vita il luogo. Mentre sta facendo da babysitter al figlio del suo capo, Dorothy Neil e il bambino vengono trasportati a Oz e ritrovano il leone codardo, l'uomo di latta e lo spaventapasseri, che chiedono loro di uccidere la strega e riportare l'ordine a Oz.

L'idea di un balzo avanti negli anni per poi tornare nella terra incantata ricorda l'Hook di Steven Sielberg, ed è senza dubbio un modo efficace per avere carta bianca sulla trama e spostare l'attenzione sulle nuove generazioni di oggi.
La Warner sembra comunque non aver apprezzato troppo lo script di Olson, e sta ancora cercando di portare a termina una riscrittura. Nel frattempo, nemmeno McFarlane sembra aver rinunciato alla propria idea di un Oz alternativo. Se quindi sembra certo che prima o poi torneremo nel mondo di Oz, è ancora presto per dire quando succederà…

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