Fonte: THR

Continua la MGM-Novela.

Come sapete, i problemi finanziari della MGM stanno bloccando sia Lo Hobbit che il prossimo James Bond, e l'ultimo aggiornamento che abbiamo avuto è che la compagnia ha avuto il quinto rinvio del pagamento degli interessi sul debito (la nuova scadenza è a metà luglio), ha rifiutato tutte le offerte di acquisto (compresa quella della Warner Bros., che non vuole offrire più di 1.5 miliardi di dollari) e ha deciso di procedere verso la strada di una – difficilissima – ristrutturazione.

Per fare questo è necessario un nuovo amministratore delegato, e qui c'è il nuovo nodo da sciogliere, perché né Jonathan Dolgen, né Peter CherninBill Mechanic hanno intenzione di assumersi questa responsabilità, nonostante la fretta degli obbligazionisti (i quali comunque non sono stati in grado di proporre alternative) e la prospettiva di una ricapitalizzazione a seguito della ristrutturazione societaria e finanziaria. L'obiettivo sarebbe quello di ottenere abbastanza capitale da avere tre o quattro anni di solvibilità, dando il via a nuove produzioni (James Bond e Lo Hobbit tra tutte) e accrescere il valore della compagnia – con l'ombra di un debito di 4 miliardi di dollari che è sull'orlo del collasso.

L'unica possibilità all'orizzonte perché ciò sia fattibile è che Qualia Films e Anchorage Advisors rimangano interessate a finanziare con 500 milioni di dollari o più le attività della MGM, in cambio di una porzione delle azioni della compagnia, permettendo a Mary Parent di tornare al lavoro sullo sviluppo dei film e la distribuzione di pellicole come Alba Rossa e The Cabin in the Woods. Vi terremo aggiornati…

 

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