Fonte: Los Angeles Times

In un lungo articolo, il Los Angeles Times racconta la travagliata, curiosa e per certi versi incredibile storia di Paranormal Activity, il thriller low-cost in uscita la prossima settimana negli Stati Uniti.

Girato nel 2006 per soli 15mila dollari di budget dal regista israeliano Oren Peli, il film è arrivato tra le mani di Steven Spielberg, che dopo aver visto il DVD ha trovato la porta di camera sua inspiegabilmente chiusa dall'interno, costringendo il regista e produttore a chiamare un fabbro. Una storia curiosa, che sembra aver convinto Spielberg del fatto che quel DVD portava un po' sfortuna (lo ha riportato agli studi cinematografici in un sacchetto della spazzatura) ma anche che era un ottimo prodotto, originale e terrificante.

paranormal activityCosì agli inizi del 2008 la sua DreamWorks ha deciso di distribuire il thriller soprannaturale in tutte le piattaforme esclusa quella cinematografica, alla quale la major voleva riservare un trattamento diverso, ovvero la realizzazione di un remake americano (il film originale sarebbe stato incluso nel DVD). Il regista e il suo agente, però, spiegarono agli executive della DreamWorks che il film andava visto al cinema, e non in televisione, e convinsero la major a organizzare un test screening: il pubblico rimase così sconvolto da convincere lo studio a distribuire il film nei cinema, magari con un nuovo finale molto più sorprendente suggerito da Spielberg stesso.

Purtroppo pochi mesi più tardi i rapporti tra DreamWorks e Paramount Pictures (che aveva comprato la prima nel 2005 e che da allora distribuisce i suoi film) si fecero più complicati (il divorzio era alle porte), e tutte le produzioni vennero messe in discussione. Nel frattempo, per fortuna, il film era stato venduto in 50 paesi del mondo, e a giugno 2009 la Paramount si convinse a distribuirlo anche negli Stati Uniti a partire dal 25 settembre.

E qui si arriva allo strano sistema di distribuzione che la major ha adottato. Il film arriverà infatti soltanto in 13 cittadine universitarie: "Una volta ogni cinque anni," spiega il produttore Jason Blum, "un ragazzo fa un film con un nichelino e conquista il pubblico. Sono circa tremila i film a basso costo realizzati ogni anno, quindi questo film dovrebbe essere uno su quindicimila." Il successo verrà, secondo la Paramount, grazie al passaparola. "il film potrebbe diventare una hit stratosferica, oppure un cult di genere."

Sarà il pubblico a decidere, anche grazie alla pagina di richiesta di screening tramite la quale i fan potranno chiedere che il film venga proiettato nella loro città (la major si è impegnata a portarlo almeno nelle prime dieci città con più richieste). Con un budget così basso, la Paramount può correre il rischio di sperimentare: qualcosa di simile (anche se in scala più da kolossal) l'aveva fatta con Cloverfield. "Se otterremo abbastanza interesse e spettatori, potremmo continuare con le richieste per due o tre settimane a ottobre, e a Halloween farlo uscire normalmente nei cinema facendolo recensire dalla critica," spiega Megan Colligan, co-presidente del marketing Paramount. "In questo modo potremo monitorare meglio quello che sta accadendo realmente."

Sarà interessante, quindi, seguire come si comporterà il film con questa strategia. Intanto Peli sta già iniziando a lavorare al suo prossimo film, un altro thriller basato su "riprese ritrovate": si intitola Area 51 ed è descritto come un film di "terrore claustrofobico"…

Paranormal Activity segue le vicende di una giovane coppia di classe media che va a vivere in un tipico appartamento per sposini in una zona suburbana. La presenza di qualcosa che potrebbe essere paranormale nel bel mezzo della notte inizia a disturbare il loro sonno…

Diretto da Oren Peli, il film vede nel cast Katie Featherston, Micah Sloat, Mark Friedrichs. Nessuna notizia su una distribuzione italiana.

  • Il trailer

 

 

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