Avercene di film come Tangerine!

Puro cinema elettrico ad alto voltaggio, materia bassissima (storia di tradimenti tra un travestito appena uscito di prigione e il suo pappone, storia di tassisti che vanno a trans all’insaputa della moglie che si risolve nel finale con tutti i personaggi nella stessa stanza come una farsa teatrale, come la più bassa e banale delle commediole degli equivoci), trattata con il taglio del cinema arrogante che vuole raccontare posti, luoghi, personaggi fuori dalle convenzioni senza piegarsi a nessuno canone se non il proprio. Dietro il paravento del realismo (luci naturali o pseudotali, luoghi veri, scene rubate e stile grezzo) si nasconde una sofisticazione altissima, già dalla prima scena, dal campo controcampo delle due protagoniste ripreso contro la vetrata del locale in cui siedono, dietro di loro passa gente, si vede un incrocio ed è come se Tangerine sfondasse i consueti background per animare e la scena di un rumore di fondo visivo che non mollerà m...