Amenabar è tornato ai suoi temi, ai suoi svolgimenti e ai giochi mentali che avevano caratterizzato la sua produzione anni ‘90. Dopo il passo falso di Agorà riprende dalle basi, le sue basi, cioè una storia in cui ciò che avviene nella testa dei protagonisti è la parte più interessante, quella che occupa gran parte della messa in scena. Come in Tesis anche Regression si addentra in una realtà (vera) molto dura e nera, come in Apri gli occhi c’è un protagonista che non è mai chiaro se veda il vero o il falso, come in The Others tutto viene caricato per un buon colpo di scena conclusivo. In più si tratta di una storia vera. O quasi.
In Regression è tutta una questione di ragionamento e di logica, nonostante il regista abbia la consueta maestria nel gestire la suspense
Regression è ambientato negli anni ‘90 e somiglia un po’ ad un film degli anni ‘90, si svolge in una delle zone d’America colpite dall’ondata satanista e inizia quando una ragazza accusa la propria famiglia di averla obblig...
Ritornato alle atmosfere familiari alla prima parte della sua carriera Amenabar con Regression non centra il colpo in pieno ma azzecca lo spirito
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.