Era lecito aspettarsi qualcosa di più da una coppia come Max Landis e Nima Nourizadeh. Il primo è figlio di John e ha al suo attivo la sceneggiatura di Chronicle (più quella meno sorprendente di Victor: la Storia Segreta del dr. Frankenstein), il secondo è un regista di origini iraniane che con Project X è riuscito a girare una delle commedie più complesse, provocatorie, visivamente originali, intelligenti e consapevoli (oltre che esilaranti) sul tema dell’ossessione per il divertimento e del ribellismo represso di questi anni. Il loro incontro ha dato vita ad America Ultra, action comedy che ruba un po’ da The Bourne Identity un po’ da Akira (ed è la seconda volta per Max Landis dopo Chronicle), un po’ dalla stoner comedy, per raccontare del paradossale riscatto di un fattone contro la CIA.

Quella del film è la poetica degli outsider, dei commessi di un piccolo store di provincia che per andare avanti si stordiscono di canne e disegnano fumetti che non pubblicheranno mai, che si prend...