Al suo secondo film da regista Laura Morante continua a lavorare su canovacci e svolgimenti in stile francese, commedie garbate e d’ambientazione alto borghese (per quanto il lavoro della protagonista non lasci suggerire un guadagno a livello), dai meccanismi precisi e dalla sceneggiatura impeccabile. Ancora una volta non ci sono ambizioni stratosferiche, cosa che nel panorama italiano è più che unica, ma la voglia di realizzare una commedia scorrevole. Impossibile quindi non partire con della stima.

Assolo purtroppo però non tiene per tutta la sua durata la medesima tensione da commedia, scioglie i suoi intrecci troppo presto ed indugia eccessivamente prima di finire con la più fiacca delle chiuse.

La storia di una donna rimasta sola (due mariti ormai ex e due figli indipendenti) che cerca equilibrio nella sua vita tramite la psicanalisi (anche questo un tema che torna da Ciliegine), sembra inizialmente creare un terreno favorevole alle idee della stessa Laura Morante che ha scr...