Film come Autobahn si vedono sempre di meno e di contro quelle poche volte che si vedono suonano come vestigia di un’altra epoca del cinema. Non ci sono quasi più film d’azione simili, in cui un eroe poco potente, ma anzi dimesso e disperato lotta per l’incolumità di una donna che è un motore angelico, nulla fa se non apparire desiderabile e ideale, simboleggiare (con tutta la propria forza) un futuro di pace e armonia, di equilibrio e fine dei problemi. Il motivo è che ci siamo emancipati da questo tipo di maschilismo e anche nel cinema d’azione siamo arrivati all’esigenza, di avere personaggi femminili o inneschi di trama che vadano più in là di una ragazza legata ai binari in attesa che qualcuno arrivi prima del treno.

In questo caso i binari cui è legata Felicity Jones tinta di biondo (perché sono americani in trasferta in Germania, conosciuti in un rave party, o almeno così chiamano quella che sembra una normale discoteca) sono quelli della malattia: ha bisogno di un fegato nuovo,...