Ben-Hur
di Timur Bekmambetov
29 settembre 2016
Forse per disintossicarsi dal suo stesso stile iperbolico e retorico Timur Bekmambetov, l’uomo che si è presentato alle porte del cinema americano con i fantasy russi moderni I Guardiani della Notte e I Guardiani del Giorno, e che poi ha cercato la sua strada hollywoodiana con Wanted e Il Cacciatore di Vampiri, negli ultimi anni ha girato tre commedie, tre commedie festive. Un film d’ambientazione natalizia e due film ad episodi sull’ultimo dell’anno. Sembra però che questa cura dimagrante fatta di dialoghi, intrecci, recitazione e lavoro sulla scrittura non sia servita a molto: il suo Ben-Hur è un “gigante poco gigantesco” e con delle gambe fragilissime incapaci di sostenere il peso dell’epica.
Bignami da due ore di un film che ne durava 4 (perché nonostante si tratti dell’adattamento del romanzo, il pensiero di tutti volerà inevitabilmente verso la più celebre incarnazione), questa versione moderna e molto coatta della storia di Giuda Ben-Hur non cambia troppo la tr...
Impossibile riduzione al cinema coatto e di serie B di una trama nata per un'epica colossale di serie A, Ben-Hur versione Bekmambetov non ha senso
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