Non fosse per quel titolo così eloquente, On Body and Soul farebbe fatica a mettere a fuoco i propri intenti. Perso appresso ad una volontà di fare commedia fuori luogo (ed è davvero raro che si debba dire questo di un film serio, cioè che se ne debba lamentare la capacità di essere anche ironico se non proprio autoironico), questa storia ungherese sembra non riuscire a mettere a fuoco se stessa e il proprio posto in una sala. Ci sono tante cose che possono raccontare i film e tanti modi per farlo, e il registro del tenero e solo lievemente assurdo scelto da On Body and Soul è uno dei migliori per affrontare con un’iperbole la maniera paradossale in cui ognuno sente di essere così unico da percepirsi alieno rispetto agli altri.

E alieni sono davvero i protagonisti: Maria, addetta al controllo qualità in un macello, maniaca della precisione, diffidente del contatto umano, incapace apparentemente di provare emozioni e desideri come gli altri, ma tanto delicata; Endre, uno dei capi lì den...