Ci sono due sorelle, due principesse e si vogliono bene. Una delle due però cova un potere che un trauma risveglierà: può comandare il ghiaccio. Il risveglio del potere comporterà anche un cambio di carattere e una fuga, l’isolamento da tutti in una fortezza di ghiaccio. Sottraendo il numero musicale con Let it go, Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio trova in Frozen (cioè nella fiaba di Andersen La regina delle nevi) il flashback antecedente ai fatti narrati in Biancaneve e il Cacciatore, utile per gettare le basi di questo sequel. Della fiaba originale non c’è più nulla, nemmeno i personaggi, perché il cacciatore di Chris Hemsowrth ha perso ogni somiglianza all’originale, così come la regina Grimilde, per non parlare poi della regina delle nevi.

Siamo in un mondo completamente inedito che è frutto dell’aggregazione di diverse proprietà intellettuali all’ombra di Biancaneve (continuamente evocata ma mostrata solo di schiena perché Kristen Stewart non era della partita stavolta, un es...