Che bello che poteva essere questo film di Paul Schrader se fosse stato tutto come il suo fulminante inizio. Se solo fosse proseguito come l’attacco in cui un Willem Dafoe strafatto siede in un salotto così rosa da sembrare un’allucinazione, guarda in tv un dibattito a favore della libera circolazione delle armi e risponde violentemente al telefono, mostrando tatuaggi iperbolici. Magari fosse stato un viaggio in una personalità al limite, alimentata dalle droghe, spinta in un mondo in cui le ossessioni sono così estreme da prendere la sostanza delle cose reali!

Purtroppo invece il film si rivela quasi subito molto più convenzionale, la storia di tre criminali appena usciti di prigione che l’esigenza di soldi spinge a fare un colpo difficile, il rapimento di un neonato per conto di un boss della mala. Il colpo finirà male, uccideranno proprio la persona che avrebbe dovuto pagare il riscatto e comincerà così una caccia all’uomo che tutti sanno non potrà mai finire bene.
Sembra un potenzi...