The Nice Guys
di Shane Black
1 giugno 2016
Non ci sono solo gli anni ’70 in The Nice Guys ma soprattutto l’hard boiled losangelino, quello in cui misteri e casi da investigatore privato mescolano la parte più bassa del mondo del cinema (nel caso specifico il porno) con gli interessi più alti (il potere delle grandi società automobilistiche). In questo mondo che non si interessa della vita dei singoli si muovono i due investigatori senza rispetto per se stessi.
Con l’atteggiamento meno serio possibile Shane Black rimane aderente fino alla fine al suo genere, non tradisce le premesse e mette in piedi un intreccio che poteva tranquillamente animare un film serissimo, duro e disperato. A fare la differenza è la stupidità umana, la maniera in cui è sottolineata e quasi ammirata. Non siamo di fronte agli idioti dei Coen (che con Il Grande Lebowski si muovevano esattamente in questa acque), per Shane Black la stupidità non è una piaga triste sebbene esilarante, non è il corollario di un mondo in cui tutto accade senz...
Tutto fondato sulla stupidità e l'esaltazione della sua serendipity, The Nice Guys non parodia l'hardo boiled ma lo venera
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