Asghar Farhadi è un regista di thriller. È un regista che si inserisce nel solco di Hitchcock, è un manipolatore di suspense, dosatore di informazioni, organizzatore di indizi e maniaco delle trame ad orologeria in cui nulla accade che poi non serva ad un intreccio più grande. Il cliente di nuovo fa bene attenzione fin dall’inizio a non rivelare tutte le informazioni cruciali sul fatto che sconvolge la vita della coppia protagonista: i due in seguito all’evacuazione del palazzo in cui vivono si spostano in una mansarda affittatagli da un amico. Un giorno lei risponde al citofono pensando sia lui, lascia la porta aperta e va a fare la doccia, entrerà qualcuno che la aggredirà (difficile capire fino a che punto). Intenzionato ad andare fino in fondo sarà l’uomo della coppia, a partire dagli oggetti che l’aggressore ha lasciato a casa loro prima di scappare (denaro, un cellulare e le chiavi di un furgoncino parcheggiato sotto casa loro), ad intraprendere un’i...