Collateral Beauty
di David Frankel
4 gennaio 2017
Cosa possono produrre uno dei peggiori sceneggiatori di Hollywood e uno dei migliori registi mestieranti se messi a lavorare al medesimo progetto? O messa in un’altra maniera: uno che scrive i sentimenti con la stessa raffinatezza di una scazzottata tra ubriachi prepara la sceneggiatura, poi tocca ad un regista dal tocco lieve, l’umorismo raffinato e la capacità di raccontare quello che non si può dire metterla in scena. Per non dare adito a scuse di qualsiasi tipo sarà scelto un cast di tutti primi attori, nominati o vincitori di oscar: Kate Winslet, Edward Norton, Helen Mirren, Micheal Peña e Keira Knightley. Davanti a tutti: Will Smith.
Sembrano i termini di una scommessa tra ricchi magnati malvagi e invece è il cast e la crew di Collateral Beauty, uno dei grandi punti interrogativi dell’annata appena iniziata.
Sembrano i termini di una scommessa tra ricchi magnati malvagi e invece è il cast e la crew di Collateral Beauty, uno dei grandi punti interrogativi dell’annata appena iniziata.
La scommessa finisce male, il film è terribile e David Frankel (regista di Il Diavolo Veste Prada, Io e Marley e del bello e sottovalutato Un Anno da Leoni) non riesce a dare...
Pensato come un film raffinato, dai mille livelli di lettura e dall'ardito parallelo tra recitazione e realismo, Collateral Beauty è il fallimento dell'anno
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