Il primo spin-off ufficiale della saga di Rocky non è stato scritto da Sylvester Stallone, come invece è accaduto per tutti gli altri capitoli, ma da Ryan Coogler (che ne è anche regista) e da Aaron Covington (ex tecnico del suono alla sua prima esperienza di scrittura). Per questo motivo è un’altra cosa rispetto alla serie e forse era meglio che fin dall’inizio fosse impostato per essere differente.
Creed invece tratta i 6 film del canone di Rocky come un canovaccio, strizza continuamente l’occhio e fa mille piccole citazione, assemblandone i momenti chiave per dar vita alla storia di un altro pugile che boxa per sé stesso, il figlio di Apollo Creed, storico sfidante e poi amico di Rocky. In questo il film non è diverso da Il risveglio della forza, perché è apertamente costruito sopra un testo che già tutti gli spettatori conoscono, disegnato ripassando con la matita le sue linee e cercando lo stesso di avere un proprio stile. Al contrario del film di Abrams però, le novità e il segno...