Inizia e finisce come un cartone animato La Cura Dal Benessere, prima immerso in un molto metaforico e molto “disegnato” mondo della finanza, tutto chiuso in una palette limitata di colori che variano poco tra il bianco e il grigio, tutto solitudine e anonimità, poi con uno showdown “mostruoso” che sembra uscito da una qualsiasi puntata di un cartone animato per la tv.
In mezzo il film ha tutto un altro tono in realtà, è un thriller d’ambientazione gotica, così pomposo e fiero di sé, così determinato a risultare “ricco” da affaticare tantissimo la narrazione. La dimostrazione più evidente sta nella sua durata di 150 immotivati minuti.

Un rampollo di una grossa società di finanza viene spedito in una clinica in Europa per recuperare l’amministratore delegato che, autoricoveratosi lì, ha mandato una lettera in cui dice che non intende più tornare. Peccato che gli affari lo reclamino: serve la sua firma per una fusione. La clinica è come l’Hotel California “you can check in anytime you li...