Chiunque in un momento della sua vita abbia amato il cinema spiazzante, innaturale e dinamico di Dario Argento non può non avere un momento di esitazione e dubbio sulla tragedia che è Dracula 3D, quando sui titoli di testa compaiono i nomi di Sergio Stivaletti (al prop making) e Claudio Simonetti (alle musiche). La vecchia squadra rimessa in piedi. Peccato che anche in quel momento un font da terzo Reich lavori sottilmente per suggerirti che le cose non andranno per il meglio.
Dracula 3D è esattamente quello che il trailer aveva fatto intuire. Per filo e per segno. Una recitazione stentata e mal diretta di battute banali e scontate, messe in immagini poco curate e totalmente implausibili. Il tutto condito da effetti speciali da lungometraggio d'animazione CG di studio indipendente europeo di inizio anni 2000. Terribile. A salvarsi è solo la profondità stereoscopica, molto ben fatta per quanto poco utilizzata.
Ci si potrebbe dilungare a lungo sul...
Costellato di qualche buona idea ma irrimediabilmente raffazzonato e amatoriale nella fattura, ecco il nuovo film dell'inspiegabile seconda vita di Dario Argento, quella in cui non sa dirigere.
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