“Noi volevamo fare Dylan Dog! Ma Tiziano Sclavi aveva promesso i diritti ad Alberto Negrin per una serie tv Rai che poi non si è mai fatta”.

Già, quella serie tv Rai fantomatica che per un attimo illuse noi giovani appassionati dell’indagatore dell’incubo. Si parlava di Stefano Dionisi come Dylan e Maurizio Nichetti come Groucho. Niente male come casting. Niente male affatto. Non si fece.

E allora quei “noi” che volevano portare al cinema il fumetto Dylan Dog, che altri non erano se non due giovani scapestrati di nome Gianni Romoli e Tilde Corsi, optarono per comprare i diritti di un romanzo brevissimo di Tiziano Sclavi del 1991 dal titolo Dellamorte Dellamore (la Corsi l’aveva casualmente regalato al figlio appassionato di horror). Il libro raccontava la vita di Francesco Dellamorte, becchino nel cimitero di Buffalora dove i morti hanno un vezzo: ritornano. Francesco, dopo quell’interessante romanzo, era diventato il doppio di Dylan Dog ...