I grandi film storici tradizionalmente incrociano impegno, stanziamento di capitali, incassi e scarso interesse. Raramente sono tra le opere da cui ci si aspetta di più e, nel caso specifico, Ridley Scott ha una tradizione di polpettoni storici sulle spalle tale da scoraggiare qualsiasi ottimismo. Se dunque non ci si aspetta molto dal film (soprattutto non ci si aspetta una cronaca “storica” fedele) si può rimanere sorpresi.

La parte migliore di Exodus sta infatti proprio in come non voglia riprendere in nessun modo I 10 comandamenti di Cecil B. DeMille e quella visione catechista, fedele alle cronache e quindi piatta e noiosissima. Il film preferisce seguire il percorso personale di Scott attraverso la storia, quello che da I duellanti attraverso 1492 – La conquista del paradiso e poi Il gladiatore e Le crociate ha portato a questo film che di storico ha poco e di mitologico molto. Se in precedenza infatti la storia era trasfigurata della metafora religiosa (molti i ...