Ci voleva il regista di Straight Outta Compton per rimettere in piedi Fast & Furious all’insegna dei valori di spettacolo oltre ogni capacità d’immaginazione e per farlo all’ottavo episodio (!), cioè quando era ragionevole aver perso le speranze.

Ci voleva cioè che il franchise che concepisce il mondo e i suoi rapporti di forza come un’unica grande corsa illegale si adeguasse al paradigma di molto cinema di grandissimo incasso hollywoodiano: registi con sensibilità d’autore per spettacoli giganteschi. In questo caso per una trama come sempre degna di un episodio di un telefilm anni ‘80: Dominic Toretto (Vin Diesel) ha tradito la “familia”, è passato con il terribile nuovo nemico di turno, Cipher (Charlize Theron), una hacker imprendibile che ha come obiettivo (di nuovo) la conquista del mondo. Parallelamente per catturare un Toretto la gang dovrà arricchirsi del villain dell’episodio precedente che, rivoltato, è già diventato uno dei buoni: Jason Statham. Il resto sono inseguimenti...