In un film di truffe come è Focus l’importante non è la plausibilità degli inganni o il realismo degli intrecci ma quanto si prendono sul serio gli autori: chi vogliono ingannare? Se stessi, il pubblico o nessuno?

Glenn Ficarra e John Requa, gli stessi di Colpo di fulmine – Il mago della truffa (tratto da una storia vera) e poi della commedia Crazy Stupid Love (ma hanno anche scritto Babbo Bastardo!), non vogliono prendere in giro nessuno. Non se stessi, illudendosi di aver girato chissà che perla intellettuale sul doppio, la mistificazione o l’inganno, e non gli spettatori, pretendendo che credano davvero che simili inganni siano possibili o che ci sia dello squallido realismo in questa storia patinata (era il problema più grosso di The Game di Fincher). Al contrario i due registi si siedono accanto agli spettatori per divertirsi con loro della storia che intendono raccontare.

Focus ha una dimensione visiva fantastica, non solo coerente con il genere, ma anche invent...