Heidi, Peter, le capre, Klara e la sua sedia a rotelle, la signorina Rottenmeier e l’immancabile nonno barbuto (uno sprecatissimo Bruno Ganz, inutilmente più intenso di tutti gli altri), tutti i crismi del racconto di Johanna Spyri che diventò lungometraggio la prima volta con Shirley Temple (in italiano le cambiammo inspiegabilmente nazionalità con il titolo Zoccoletti Olandesi), tornano in versione coprodotta a colpi di film commission tra Germania e Svizzera. Heidi è costretta ad andare a vivere sui monti con il burbero nonno e lì trova la sua dimensione naturale, tuttavia viene ad un certo punto rapita per fare compagnia a, Klara, una bambina ricca di città che vive su una sedia da rotelle. Nel mondo composto e compito della metropoli (che non vedrà mai essendo costretta sempre in casa) imparerà a leggere e a sognare di scrivere favole ma finirà per stare male. Solo il ritorno tra i monti curerà il suo umore e le difficoltà motorie di Klara.

Senza inventarsi nulla la nuova trasposi...