Blues Brothers e Blues Brothers – Il Mito Continua. Lo zenit e il nadir di una carriera, quella di John Landis, che ha avuto dieci anni abbondanti di alti ed altissimi e poi un declino quasi inesorabile, fino al parziale risollevamento di Burke & Hare. In un lasso di tempo che va da Ridere per Ridere (1977) al Principe Cerca Moglie (1988), il regista ha firmato almeno tre cult assoluti del cinema (Animal House, Blues Brothers e Un Lupo Mannaro Americano a Londra) alternati ad altre gradevolissime commedie in cui la sua vena satirica, la sua critica verso il cosiddetto establishment trovava comunque possibilità di esprimersi in maniera apprezzabile.
Chissà, forse come ha rivelato lo stesso Landis durante la nostra intervista esclusiva era davvero una questione di maggior rispetto e libertà d'azione data ai registi:
Guardando la cosa in maniera retrospettiva devo ammettere che gli anni settanta e ottanta sono stati un periodo davvero d'oro per gli...
Il cult di John Landis e il suo seguito del 1998 arrivano in alta definizione grazie alla Universal: siete pronti a tornare in missione per conto di Dio?
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