Forse non c’è maniera più sincera di adattare un romanzo di Patricia Highsmith che farlo come ha fatto Hossein Amini, cioè realizzando un film d’altri tempi, un thriller che solletica pochissimo e utilizza, al pari dei film italiani contemporanei, il genere solo come facciata per mascherare un più classico svolgimento drammatico.
Il caso in questione è un triangolo sentimentale più di testa che nei fatti. Un presupposto giallo classico (un innocente uccide per errore un uomo e da quel momento diventa un fuggiasco) mette insieme una coppia americana con un ragazzo anche lui americano ma da tempo residente in Grecia. Lui è vecchio, lei è giovane e le fobie, la gelosia, la diffidenza verso qualcuno che sa troppo e potrebbe troppo diventano lentamente sempre meno tollerabili durante la fuga nelle isole greche.

È un film più di caldo e abiti che si spiegazzano al sole che di vera suspense, c’è pochissimo del thriller (se non il presupposto) e molto del dramma a tre, molto ...