È impressionante come la carriera da attrice di Jennifer Lopez dopo il brusco arresto dal 2006 in poi sia ricominciata con calma e lentezza all’insegna del personalismo, di un protagonismo molto più spinto che in precedenza. Dopo una gravidanza e un divorzio quella che è la più grande star latinoamericana di Hollywood è tornata al cinema con una serie di B movie e qualche commedia sentimentale adatta alla sua età (Cosa aspettare quando si aspetta, Parker, Lila & Eve), sempre rimettendo scena o parti della propria vita o il proprio corpo come sex symbol della propria fascia d’età. Il ragazzo della porta accanto non si discosta da questa tendenza, è un film imbastito intorno all’idea di Jennifer Lopez come MILF in grado di far impazzire un ragazzo di desiderio. E non si nega a proposito delle scene di sesso.

Quello che è stato affidato a Rob Cohen (ma è scritto da Barbara Curry) è un thriller molto blando, in cui il grosso è costituito dal gioco di corpi o almeno qu...