La solita commedia è insalvabile ma almeno non è l’ennesimo esempio di cinemino quieto e per belle famiglie, quello nei casi migliori tarato su standard visivi pubblicitari e ironia inesistente, buonista invece nei peggiori, contro nessuno e a favore di tutte le brave persone.

Le premesse del film sono così esili e pretestuose da rasentare l’episodio televisivo, la realizzazione è così sciatta e svogliata che si avvicina allo standard aureo della tristezza dei Fantozzi di Neri Parenti, eppure non si può negare che il nuovo film di Biggio e Mandelli, che non si firmano più I soliti idioti (anche se lo schema è il medesimo della serie tv omonima che li ha lanciati come coppia comica: molti personaggi in molte scenette autoconclusive per fare satira di costume), abbia una vena cattiva inusuale e inacidita, un sano livore contro la razza umana che li porta a prendere in giro tutti con pochissima bonarietà e nessun candore. Se I soliti idioti (al cinema) viveva molto del dinamis...