Quello che probabilmente è stato il critico cinematografico più noto ed influente d’America, e quindi per certi versi del mondo, almeno a partire dagli anni ’80 (quando iniziò il suo programma televisivo At the movies con Gene Siskel) ha avuto una clamorosa ultima parte della sua vita, tra personale e professionale, che ne ha confermato la statura di “soldato” come lo definisce Werner Herzog. Questo fa il paio con la sua capacità negli anni di cambiare molto di quello che era il linguaggio critico statunitense (all’epoca da poco uscito dall’era dominata da Pauline Kael) e per certi versi, specie grazie alla diffusione dei suoi scritti permessa da internet, del linguaggio critico mondiale, effettivamente dando una forma non solo alla maniera in cui pensiamo ai film ma anche a quella in cui questi vengono ricordati (le sue frasi e i suoi giudizi sono menzionati quasi sempre nelle “sc...
Life itself, la recensione
La Vita in un Attimo
di Dan Fogelman
14 febbraio 2019
Ci sono pochi dubbi sul fatto che Roger Ebert meritasse di più.
La realizzazione del sogno di chiunque si occupi di cinema, meritare un film su se stesso, diventa in Life itself la disgrazia di averne meritato uno pessimo
- giovedì
- 16:00 BAD Week
- venerdì
- 14:30 BAD Comics
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.