La storia di Dalton Trumbo ha i caratteri dell’eccezionalità perché è effettivamente una parabola che non necessita di forzature per seguire il tipico svolgimento dei film. Lo sceneggiatore migliore di Hollywood negli anni ‘40 è un fervente comunista e come tale viene inserito nella blacklist di quelli che “non devono lavorare”, di colpo nessuno lo scrittura più e chi lo aveva scritturato lo scarica. Per evitare il tracollo finanziare comincia a scrivere sotto pseudonimo film di serie C, arrivando di nuovo alle pellicole importanti dopo anni, sempre con un altro nome. Così, da anonimo, vincerà due Oscar.

Non c’è davvero da stupirsi se Bryan Cranston si trovi quest’anno tra i nominati agli Oscar, la maniera in cui decide di rappresentare non tanto la persona Dalton Trumbo, ma le sue paure e le vie per le quali la condizione in cui viveva influiva sulla sua personalità, ha del fenomenale e può essere considerata una delle punte maggiori dell’arte della recitazione contemporanea. Sia dal ...