Non è filippino Sean Ellis, non lo è il suo cosceneggiatore, né il direttore della fotografia (lui stesso), il montatore o nessun membro della crew. Eppure Metro Manila è un film che trasuda filippine, coprodotto con dei filippini in squadra, recitato da un cast solo filippino, tuttavia girato con stile occidentale. Contenuti locali, messa in scena mondiale. Ci arriva in Italia con 4 anni di ritardo (è del 2013) ma valeva la pena aspettare.
In questa storia ci sono almeno 3 film diversi. C’è il primo, quello di una famiglia in difficoltà che si sposta dalla campagna alla città, lui e lei sono giovani e innamorati ma non c’è lavoro e quindi tentano la fortuna a Manila con una bambina piccola a cui fa male un dente e un neonato. Qui il “miserabilismo” del film è al massimo, spinto senza remore sul registro pietistico. Della città inizialmente capiranno pochissimo (bello l’arrivo con il sonoro della metropoli, la confusione delle riprese da lontano) e subiranno le ingiustizie di chi si ap...
Cinema britannico in trasferta filippina per un pezzo di vero cinema umano e thriller, religioso, duro e capace di mettere in crisi. Metro Manila è una perla
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