Il primo lungometraggio animato a soggetto originale di Hayao Miyazaki (cioè il primo non centrato su personaggi altrui, come era stato Lupin – Il castello di Cagliostro) fa entrare la sua protagonista volando, niente di più profetico.

La storia è grande e grossa e straborda dai confini deputatigli, indizi fondamentali stanno nei titoli di testa e la chiusa sarà inclusa in quelli di coda, nel film non c’è tempo per i fatti, bisogna volare. Vola Nausicaa come voleranno quasi tutti i personaggi, almeno tanto quanto camminano. Nel futuro distopico tratto dal manga che in quegli anni Miyazaki stava scrivendo e disegnando (e che finirà molto tempo dopo la realizzazione del film), il mondo è quasi un deserto, è letteralmente “mangiato” da una foresta di spore che avanza e conquista le terre abitabili. Le spore emettono miasmi velenosi per l’uomo, rendendo di fatto la Terra sempre meno abitabile, ed è difesa da insetti orribili e violentissimi. Per questo tutti v...